Anche il cervello ha bisogno di essere disintossicato, pulito da tutti i rifiuti. Ma come?
Uno studio ha scoperto che per eliminare la “spazzatura” presente nella nostra materia grigia basta davvero poco: un sonno profondo.
Disintossicare il cervello: il segreto è il sonno
Dormire bene fa bene alla salute. Non è mai stato così vero, non solo per gli uomini ma anche per tutti gli esseri viventi.
Infatti, in tutto il regno animale, la privazione del sonno altera:
- l’apprendimento
- la memoria
- la funzione immunitaria
- ritarda la guarigione delle ferite.
Al contrario, dormire bene può invertire queste tendenze.
Il sonno ha la funzione straordinaria di disintossicare il cervello, ripulendolo dalle tossine.
Lo rivela un nuovo studio condotto dalla Northwestern University, negli USA e pubblicato sulla rivista Science Advances.
Il sonno pulisce il cervello: lo studio
Lo studio è stato condotto sui moscerini della frutta, i Drosophila melanogaster.
“Il sonno negli invertebrati – spiegano i ricercatori – è simile a quello dei mammiferi, nella regolazione circadiana e omeostatica, dove il sonno perso viene parzialmente recuperato il giorno successivo; nell’aumento delle soglie di eccitazione; nella postura caratteristica e nell’attività cerebrale alterata. Il sonno nei Drosophila è governato da neurotrasmettitori simili a quelli dei mammiferi, e le mosche rispondono ai farmaci che promuovono il sonno e la veglia”.
Quindi esiste una connessione forte tra lo studio di questi esseri viventi e il comportamento umano.
Esaminando l’attività e il comportamento cerebrale dei moscerini della frutta, i ricercatori hanno scoperto che il sonno profondo ha il potere di eliminare i rifiuti dal cervello. Questi rifiuti includono potenzialmente proteine tossiche che possono portare a malattie neurodegenerative.
Perché il cervello elimina la spazzatura
“La rimozione dei rifiuti potrebbe essere importante, in generale, per mantenere la salute del cervello o per prevenire le malattie neurogenerative”, ha detto il dottor Ravi Allada, autore senior dello studio.
“La rimozione dei rifiuti può verificarsi durante la veglia e il sonno, ma è notevolmente migliore durante il sonno profondo.”
Sebbene i moscerini della frutta sembrino molto diversi dagli umani, i neuroni che governano i cicli sonno-veglia delle mosche sono sorprendentemente simili ai nostri. Per questo motivo, i moscerini della frutta sono diventati un organismo modello da studiare per capire meglio il sonno umano.
In questo studio, Allada e il suo team hanno esaminato il sonno in relazione all’estensione della proboscide (PES), una fase di sonno profondo nei moscerini della frutta, che è simile al sonno profondo a onde lente negli esseri umani. I ricercatori hanno scoperto che, durante questa fase, i moscerini della frutta estendono e ritraggono ripetutamente la proboscide (o il muso).
“Questo movimento di pompaggio facilita lo smaltimento dei rifiuti e aiuta nel recupero degli infortuni”.
Quando il team di Allada ha compromesso il sonno profondo delle mosche, le mosche avevano difficoltà a eliminare il colorante non metabolizzabile che era stato iniettato loro ed erano più suscettibili a lesioni traumatiche.
Allada ha detto che questo studio ci avvicina alla comprensione del mistero del perché tutti gli organismi hanno bisogno di dormire. Tutti gli animali sono incredibilmente vulnerabili quando dormono. Ma la ricerca mostra che i benefici del sonno, inclusa la rimozione dei rifiuti, sono più importanti di questa vulnerabilità.
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