Abusare degli smartphone riduce la creatività

L'uso eccessivo degli smartphone riduce la creatività

Sommario

Passare ore su internet, scorrendo le immagini presenti sui social network, può ridurre la creatività dei ragazzi e aggravare il loro già forte senso di solitudine. L’abuso di Internet riduce infatti le capacità di apprendimento degli studenti universitari. A causa della tecno dipendenza, gli studenti risultano quindi meno motivati e più ansiosi, con un effetto aggravato dal senso di solitudine già prodotto dall’isolamento in una ‘bolla digitale’. In pratica, più siamo bombardati da immagini, più la nostra capacità immaginativa e creativa si riduce: paradossi della tecnologia.

E’ l’allarme lanciato da una ricerca dell’università Statale di Milano e della Swansea University (Gb), pubblicata sul ‘Journal of Computer Assisted Learning‘. Sono passati 13 anni da quando Steve Jobs a San Francisco ha presentato l’IPhone, uno strumento tecnologico che ha completamente trasformato il nostro modo di comunicare e di interagire.

Internet procede per immagini, non per concetti

Piero Barbanti, docente di Neurologia e Sport all’Università Telematica San Raffaele di Roma, spiega che lo studio documenta come gli studenti trascorrano più tempo sui social che alla ricerca di notizie e informazioni.

“La rete sta diventando un fine e non più uno strumento”.

Ciò è dovuto alla seduzione esercitata sul sistema nervoso da una comunicazione che procede per immagini più che per concetti.

“Nei social – prosegue Barbanti – pullulano video e foto in continua evoluzione che appagano la nostra parte più istintiva. Ma paradossalmente, fornendo immagini a ripetizione, riducono la nostra capacità immaginativa e creativa. Quella capacità che da piccoli ci fa stare ipnotizzati di fronte al racconto di una favola e che genera in noi sogni immaginifici”.

L’uso eccessivo degli smartphone non danneggia solo la creatività, ma è un fattore di rischio per l’obesità, come spieghiamo nell’articolo Usi lo smartphone più di 5 ore al giorno?

Lo studio su 285 studenti

Alla ricerca hanno partecipato 285 studenti di corsi di laurea di ambito sanitario, valutati sotto diversi aspetti:

  • uso delle tecnologie digitali
  • capacità di apprendimento
  • motivazione
  • ansia
  • solitudine

Il 25% del campione, un giovane su 4, ha dichiarato di trascorrere online più di 4 ore al giorno, mentre la quota restante da 1 ora a 3 ore al giorno.

La dipendenza dal web sarebbe inoltre associata a “un senso di solitudine che renderebbe ancora più difficile” immergersi nella realtà senza l’ausilio della tecnologia. Il rischio concreto, secondo i ricercatori, è quello di acutizzare la solitudine che i giovani già sentono fortemente.

Fonti esterne:

Journal of computer Assisted learning.

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