Una ricetta particolare e raffinata, il risotto all’arancia è l’ideale per buongustai che amano sperimentare gusti e accostamenti originali. Un piatto della stagione fredda – o comunque non estivo – leggermente agrodolce, capace di stupire i palati più esigenti.
Allo stesso tempo, però, si tratta di una ricetta dagli ingredienti semplici, dal gusto fresco e piacevole che sprigiona un delizioso profumo agrumato.
Perfetto per una cena con gli amici, ma anche per un’occasione speciale come un romantico appuntamento a lume di candela.
Il succo di arancia conferisce al risotto un piacevole colore rosato, da impreziosire con un impiattamento curato con striscioline di buccia d’arancia, scaglie di Parmigiano, fili di erba cipollina o prezzemolo tritato.
Prima iniziare a preparare il tuo primo piatto, fai attenzione a procurarti delle arance succose, rosse, con la scorza spessa, rigorosamente biologiche. Per il resto, segui la nostra ricetta!
La ricetta del risotto all’arancia
Risotto all’arancia
Ingredienti
- 2 arance bio (per scorza e succo)
- 360 g riso Carnaroli
- 50 ml vino bianco secco
- 750 ml brodo vegetale
- 80 g cipolla
- 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- 30 g Parmigiano reggiano grattugiato
- 1 noce di burro
- erba cipollina q.b.
- prezzemolo q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
Istruzioni
- Per prima cosa prendi le arance e lavale molto bene. Poi, con un pelapatate, togli la buccia facendo attenzione a non tagliare la parte bianca amara.
- Fai tante striscioline (zeste) abbastanza sottili della scorza e mettile a cuocere in due dita d'acqua e, appena si saranno ammorbidite, scolale.
- Spremi il succo di arancia e tienilo da parte.
- Sbuccia la cipolla bianca e tritala finemente, falla soffriggere per qualche istante nell'olio EVO – già caldo – in una teglia abbastanza bassa.
- Ora versa il riso Carnaroli e fallo tostare qualche minuto finché diventa trasparente, sfuma con un po' di vino bianco e lascialo evaporare.
- Adesso è il momento di aggiungere un po' di brodo vegetale (che avrai preparato secondo la ricetta di Melarossa, che trovi nelle note alla ricetta). Aggiusta di sale e pepe e continua a mescolare. Cuoci a fuoco basso.
- Solo verso fine cottura incorpora il succo di arancia che non deve essere esposto a troppo calore per mantenere le sue proprietà .
- Quando il riso è cremoso e all'onda versa il Parmigiano Reggiano, una noce di burro, le striscioline di arancia, l'erba cipollina o il prezzemolo tritati finemente.
- Impiatta decorando con fettine sottili di arancia, fili di erba cipollina e scagliette di Parmigiano.
Note
- Prepara il brodo vegetale con la ricetta di Melarossa!
Riso e arance: una ricetta che può essere arricchita
Se desideri un sapore ancora più intenso, puoi aggiungere – qualche minuto prima di togliere il riso dal fuoco – dei pezzettini di taleggio o di robiola.
Sappi che il risotto con le arance si abbina benissimo anche ai gamberetti, che, se desideri, cuocerai a parte con olio e cipolla e aggiungerai a metà cottura.
Nella ricetta di Melarossa, il risotto è a tutti gli effetti un primo piatto dal gusto piacevole e intenso. Abbiamo deciso di aggiungere una noce di burro per mantecare, ma se segui una dieta particolarmente stringente puoi saltare questo passaggio.
Si tratta comunque di una soluzione perfetta per i vegetariani e per chi soffre di celiachia e intolleranze alimentari, essendo priva di glutine. Una porzione apporta circa 470 kcal.
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Proprietà nutrizionali del risotto all’arancia
- Il riso è un cereale fonte di carboidrati che non provoca aumento eccessivo di zuccheri nel sangue, ideale per chi soffre di glicemia alta. Contiene vitamine del gruppo B e sali minerali, come potassio magnesio e ferro; è ricco di fibre e povero di grassi. È un vero toccasana naturale, aiuta a disintossicarsi e possiede, inoltre, proprietà antinfiammatorie, rafforzando le difese immunitarie. Aiuta a regolarizzare la pressione e il colesterolo grazie agli acidi grassi contenuti. Favorisce, infine, un buon assorbimento intestinale ed è un alimento ideale in convalescenza.
- Le arance rosse non hanno solo il colore che le contraddistingue ma anche le ottime proprietà nutritive. Contengono vitamina A, tanto utile per la salute di occhi, capelli e unghie, e sono ricche di vitamina C, che ringiovanisce la pelle e rafforza il sistema immunitario. Sono considerate anche un ingrediente antitumorale, e contengono sali minerali come il potassio, che previene i crampi muscolari, e il calcio, protettivo dell’osteoporosi.
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Arance e riso: ingredienti antichissimi per un binomio nuovo
Il riso è conosciuto fin dai tempi degli Assiri Babilonesi, che lo utilizzavano per gli animali, e degli Egizi, che ne facevano un uso prettamente medicinale. Questo alimento arrivò in Italia, a Napoli, con i dominatori Aragonesi nel XIV secolo ma non trovò grande consenso poiché, soprattutto in quel periodo, si stava affermando l’uso della pasta.
Il riso ebbe, invece, molto successo nel Nord, dove era già conosciuto come ingrediente benefico e per la realizzazione di dolci. In pochi decenni le risaie coprirono vasti territori dell’Italia Settentrionale, tanto che il riso venne introdotto nell’elenco dei nuovi alimenti dopo la scoperta dell’America.
L’altro lato della medaglia non tardò a manifestarsi, dato che fu considerato una delle cause di malaria e, per tale ragione, veniva sempre cotto come minestra. Solo nella metà del XIX secolo, in Lombardia e in Veneto, si provò un’altra cottura: la versione povera di risotto alla certosina e quella ricca di risotto alla milanese.
Il risotto divenne la svolta che permise la sperimentazione di tanti ingredienti diversi da abbinare al riso che, grazie al suo amido, valorizzava qualsiasi verdura, frutta o carne, indipendentemente dalla consistenza (solido, cremoso, liquido, a scaglie etc etc).
Nasce così anche il risotto all’arancia, che è un po’ l’emblema di questa versatilità : difatti, usiamo la buccia, il succo e, perché no, anche gli spicchi interi dell’agrume, per chi vuole donare un aspetto ulteriore al piatto. Secondo la ricetta tradizionale, questo primo deve essere realizzato con il riso Carnaroli, un prodotto del tutto italiano selezionato dal Vialone nero e dal Lincino.