Prendersi cura di una pianta, annaffiarla, osservarne la crescita aiuta le persone a combattere contro depressione, ansia e solitudine. Il giardinaggio, infatti, fa bene alla salute mentale perché la natura ha una capacità “riparativa”. E ora, addirittura, potrebbe diventare un’alternativa all’uso dei farmaci.
L’esperimento si sta realizzando in Gran Bretagna, al Cornbrook Medical Practice di Manchester. Qui l’attività del giardinaggio è diventata una “prescrizione sociale”: niente farmaci, ma piante, per tentare di migliorare alcune condizioni mentali dei pazienti.
Le piante in vaso che daremo ai nostri assistiti – – spiega Augusta Ward dalla segreteria medica della struttura – sono principalmente erbe, come la melissa o l’erba gatta, che si adattano a questo scopo. La pianta è in fondo un mezzo per tornare a impegnarsi e condividere la socialità.
Due ore alla settimana in mezzo alla natura migliorano l’umore e danno benefici fisici, mentali ed emotivi. E ciò che fa star bene e rende felici le persone non è certamente legato all’uso di medicinali. Quindi, concludono i medici, bisogna provare ad approfittare di questo benessere “naturale”.
Ho visto come i nostri pazienti si rilassano nel giardino – dice Philippa James, uno dei medici chirurghi dell’ambulatorio – e come vengono coinvolti anche in altri eventi. Questo è qualcosa che dobbiamo sfruttare.
Fonte: Adnkronos