Vi chiederete il perché di questo nome. Ecco la spiegazione: Ops, detta anche Cerere, era la dea delle messi e dell’abbondanza, tradizionalmente raffigurata con una cornucopia piena di erbe e fiori. Un simbolo perfetto, dunque, per un ristorante vegano nel cuore della capitale!
Lo chef Simone Salvini, toscano di nascita ma per molti anni allievo e collaboratore a Milano di Pietro Leeman, ha aperto a Roma, a pochi passi dal museo di arte contemporanea MACRO, un locale nel quale si vanta di aver “conquistato il palato dei più scettici carnivori, grazie alla particolare attenzione a genuinità e freschezza degli ingredienti”.
Troverete primi piatti di pasta con condimenti scelti, una zuppa del giorno sempre diversa (zucca, legumi, cereali), arrosti e carni… vegetali, insalate freschissime, semi (lino, girasole, zucca), erbe aromatiche (menta, timo, basilico, cumino, zenzero, ecc.). Per condire le insalate, ecco pronte varie salse crude o cotte, combinate con noci, mandorle, melograno, arance, uva sultanina o germogli di soia. E non è finita qui, perché in carta ci sono anche crocchette fritte di verdure miste, falafel con farina di ceci, legumi cotti in modi diversi, verdure arrostite e tante altre preparazioni riconducibili al nostro territorio.
Sui dolci vegani Simone Salvini ha addirittura scritto un libro (“I dolci della salute”), uscito qualche mese fa per Mondadori Electa. Sembra impossibile una pasticceria che prescinda completamente da latte,uova o burro, e invece all’Ops troverete piccoli semifreddi all’amaretto, torte vegane, tiramisù leggeri al bicchiere, mousse di cioccolato, creme di pistacchi e albicocche o plum cake da abbinare a deliziose spremute fatte al momento, come quella che mixa arance, mele e carote.
Quanto ai vini, ce ne sono anche di biologici e biodinamici, scelti con attenzione al rapporto qualità-prezzo.
Ci si serve a buffet, si va alla cassa e si pesa il cibo.
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