Alla scoperta dell’isola di Tortola e un assaggio della Repubblica Dominicana

spiaggia caraibica con pianta in primo piano

Sommario

Oggi vi racconto le ultime due tappe della nostra crociera caraibica. Se vi interessa, è bene sottolinearlo, bisogna cominciare a pensarci adesso per andare durante la nostra stagione fredda, che lì invece offre il minimo di piovosità e una temperatura più o meno costante sui 25 gradi, quindi ottima per il turista.

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Al gran ballo dei pellicani

Cominciamo da Tortola, l’isola più vasta delle Vergini Britanniche (in effetti è poco più grande di Lipari), alla quale le crociere dedicano una mezza giornata. Noi abbiamo scelto una spiaggia vicina al porto di sbarco, chiamata Brewers’ Bay, e ci siamo andati con un taxi.

Abbiamo avuto il tempo di fare un bagno e soprattutto di ammirare e fotografare le esibizioni dei pellicani, davvero spettacolari, prima di risalire a bordo per l’ultimo spostamento, che in poche ore ci ha portato nell’isola di Hispaniola.

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Solo un assaggio di Repubblica Dominicana

Come molti sanno, l’isola è divisa in due parti: quella occidentale è la travagliata e poverissima repubblica di Haiti, nella quale non si contano i problemi che rendono assolutamente sconsigliato il turismo.

La parte orientale è molto più stabile: la Repubblica Dominicana ha una capitale interessante, Santo Domingo, che però dista un po’ troppo dal porto di approdo, La Romana. Perciò abbiamo dovuto rinunciare a visitarla, ripromettendoci di farlo in futuro.

La Romana non offre molto, invece, se non una specie di villaggio con piscina e negozi, per chi parte e chi arriva. Una sosta tranquilla sulla terraferma, insomma, prima di ripartire dall’aeroporto internazionale che dista una ventina di minuti dal porto crocieristico.

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Anche la musica di Bob Marley a bordo

Tutto molto pratico, anche se resta un po’ di dispiacere per non aver potuto aggiungere qualche tappa… Purtroppo il meccanismo delle crociere è questo: devi scegliere bene l’escursione, sempre che sia ancora disponibile quando ci si decide (e in gruppo non sempre è facile mettersi d’accordo).

Devi sperare che non ci siano imprevisti e si riesca a completare il programma, infine devi sperare che la… nuvola di Fantozzi non ti rovini una gita pagata spesso molto più del suo valore reale.

Ma alla fine della settimana, comunque, avrai visto cinque o sei posti fino ad allora sconosciuti, avrai preso un po’ di sole, fatto qualche bagno e molte foto, rinsaldato amicizie e visto qualche spettacolo interessante.

A me è piaciuta molto la rievocazione di Bob Marley attraverso una decina di cover, eseguite benissimo da un gruppo di Santa Lucia, isola che non dista molto dalla Giamaica.

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Un ristorante stellato a bordo

Quanto al mangiare, è mediamente buono nei self-service e molto buono nei ristoranti col servizio al tavolo. La Costa Crociere, poi, ha aggiunto abbastanza recentemente un ristorante che propone tre menu di chef stellati, fra i quali il nostro Bruno Barbieri.

Anche questa è un’opportunità da non perdere, visto che i piatti, i vini e il servizio sono veramente impeccabili. Consigliabile anche pagare il supplemento bevande, che lascia grande libertà di provare cappuccini, cocktail e altre bevande quando e come si vuole.

© Brugam

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