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Il polpo è ideale per le vostre preparazioni light in cucina. Questo alimento, contiene, infatti, poche calorie – 70 kcal/ 100 grammi – ed è fonte di vari nutrienti. Nel polpo ci sono, ad esempio, sali minerali, vitamina A, B1 e Omega 3.
Nella preparazione di questo alimento, la difficoltà più grande è la cottura. Se si sbaglia quest’ultima, il mollusco diventerà gommoso e difficile da masticare. Ecco, dunque, qualche consiglio su come cuocere il polpo per renderlo morbido al palato.
Le diverse specie e la freschezza
Il polpo, per risultare davvero buono, deve essere così morbido, al punto tale da sciogliersi subito in bocca, come il burro. Chiaramente, per un risultato ottimale del piatto, è fondamentale la freschezza e la qualità della materia prima.
Nel nostro mare Mediterraneo possiamo trovare diverse varietà. Il più pregiato è sicuramente il polpo di scoglio. Quest’ultimo si riconosce dai tentacoli, che hanno una doppia fila di ventose piuttosto grandi.
Altrimenti, un’altra varietà si chiama Moscardino – polpo di sabbia- che è più piccolo, con una sola fila di ventose, ed è adatto soprattutto per la frittura. Il polpo è fresco se il suo colore è vivo, ha una consistenza soda e tentacoli distesi.
Perché si mette il polpo nel freezer
Per rendere morbido il polpo fresco durante la cottura in pentola, quest’ultimo deve perdere la rigidità delle sue fibre fin da quando è crudo.
Riponendo il mollusco nel freezer, anche per una notte, quest’ultimo diventerà più tenero. Il polpo è composto da una grande percentuale di acqua, per cui, congelandosi, si gonfia e le fibre interne si allentano.
Come pulire il polpo
Prima di procedere con la cottura, se non avete un polpo già pronto e pulito, dovrete prepararlo voi. La prima cosa da fare è sciacquare il mollusco sotto l’acqua corrente fredda. Strofinare bene con le mani ogni sua parte e i tentacoli, per eliminare ogni eventuale traccia di sabbia.
Utilizzate un coltello adatto al taglio del pesce crudo e incidete la sacca all’altezza degli occhi per toglierli. Poi incidete la bocca – quella che si trova al centro del corpo, sotto ai tentacoli – per rimuoverla con delicatezza.
Qualcuno preferisce rimuovere anche le ventose dei tentacoli; a voi la scelta in base ai vostri gusti. Risciacquare bene il mollusco e battere la carne con un batticarne se volete rompere ancora di più le sue fibre.
Come cuocere il polpo: i passaggi
A questo punto siete pronte per cuocere il polpo. Questi sono i passaggi:
- Riempire una pentola con l’acqua, di una grandezza tale da essere ben capiente per il polpo;
- Una volta che l’acqua bolle, immergere solo i tentacoli del polpo per arricciare questi ultimi;
- Calate dunque i tentacoli per un secondo nell’acqua e poi tirateli su (eseguite questo passaggio – su e giù – per tre o quattro volte);
- Immergere il polpo nell’acqua di cottura e lasciare cuocere.
Alcuni consigli
I tempi di cottura variano a seconda della dimensione del polpo. Generalmente, mezzo chilo di polpo cuoce in 20 minuti di cottura, e quelli da un chilo o più, anche un’ora o due. Il consiglio è provare tempi di cottura diversi, con polpi dalle dimensioni simili, per capire qual è la migliore.
Un altro consiglio riguarda la bollitura: l’acqua dove cuoce il polpo non deve mai bollire al massimo, ma sobbollire a fiamma molto bassa. Per il sale, a voi la scelta; potete aggiungere una manciata nell’acqua che bolle oppure no.
A fine cottura, poi, potete lasciare il polpo nella sua acqua a raffreddare, prima di scolarlo. Altrimenti, potete rimuoverlo subito e lasciare il polpo intiepidire prima di procedere con il taglio dei pezzettini.
Prima di togliere il polpo, verificate sempre se è pronto con la forchetta; quest’ultima deve affondare bene nella carne.