Sommario
Croccante e leggero, il pane carasau – ricetta di uno dei simboli della tradizione sarda – è un alimento che non solo si adatta bene a un’alimentazione sana, ma anche a una dieta ipocalorica. Consumato con moderazione, non fa ingrassare.
Anche se, a parità di peso, ha più calorie del pane comune, chi ha il diabete o è in sovrappeso può consumarlo senza problemi se rispetta le quantità previste nel proprio piano alimentare. Ha una consistenza diversa: è croccante e senza mollica.
La sua ricetta è semplice e prevede pochi ingredienti: semola, acqua e lievito di birra. Non contiene grassi, è ricco di carboidrati complessi e si conserva a lungo.
E’ perfetto per preparare ricette veloci, come antipasti sfiziosi, oppure piatti unici e primi gustosi come il pasticcio con pane carasau o le lasagne di pane carasau, ideali per variare senza rinunciare al gusto.
Ma come si mangia? Prima di passare alla ricetta e ai consigli su come consumarlo, una curiosità: il pane carasau e il pane frattau non sono due diversi pani sardi. Quest’ultimo non è che una delle tante ricette con il pane carasau (così come il pane guttiau).
Come preparare un ottimo pane carasau
Quattro sono gli ingredienti necessari per preparare il carasau in casa: si tratta di semola di grano duro rimacinata, acqua, sale marino e lievito, possibilmente naturale. Ingredienti che vanno lavorati fino a ottenere un composto liscio e sodo che va fatto lievitare per circa 2 ore.
Trascorso questo tempo l’impasto viene diviso in panetti che vengono appallottolati e fatti riposare per 30 minuti. Questo riposo serve a far “rilassare” il glutine e rendere più semplice la stesura.
Eseguita anche questa operazione, l’impasto va steso in dischi sottili, fatto riposare ancora 30 minuti, quindi cotto in forno – l’ideale sarebbe quello a legna – a temperature molto alte.
Attenzione: quando stendi le palline, è importante che l’impasto risulti quasi trasparente per ottenere il classico effetto croccante.
Cuocendo, i dischi si gonfiano come palloncini: è questo il momento di tirarli fuori, tagliarli orizzontalmente in due e cuocerli ancora. Questa seconda cottura, che si chiama carasatura (dal verbo sardo carasare, cioè tostare) dà il nome a questo pane sardo.
Consiglio: per effettuare questa operazione senza scottarti, indossa un guanto sulla mano sinistra, in modo che con la destra tu possa impugnare il coltello.
La cottura
In mancanza di forno a legna, dovrai sfruttare al meglio quello di casa. Se la possiedi, ti consigliamo di utilizzare una pietra refrattaria.
Preriscalda il forno alla massima temperatura e inserisci al suo interno la pietra: deve diventare rovente per garantire una buona cottura. In alternativa, se non ne hai una, puoi utilizzare una teglia già messa in forno a scaldare.
Una volta inserito il primo disco, ci vorranno circa 30 secondi per vederlo gonfiare: sfornalo subito, dividilo ancora caldo e inforna nuovamente. Questa volta cuoci i dischi per 1 minuto per lato.
Pane carasau
Ingredienti
- 330 g di semola rimacinata di grano duro
- 170-180 ml di acqua tiepida
- 3,3 g di lievito di birra
- 6 g di sale fino
Istruzioni
- In una ciotola capiente, sciogli il lievito in poca acqua tiepida presa dal totale. Aggiungi la farina e inizia a impastare, unendo l’acqua restante un po’ alla volta. Dopo qualche minuto, aggiungi anche il sale.
- Lavora l’impasto per almeno 10 minuti, fino a ottenere una consistenza liscia, omogenea ed elastica. Puoi farlo a mano o con l’impastatrice.
- Forma una palla, coprila con un canovaccio e lasciala lievitare in un luogo tiepido per circa 2 ore, o fino al raddoppio del volume.
- Una volta lievitato, dividi l’impasto in 4 palline dello stesso peso. Coprile e falle riposare per 15-20 minuti.
- Stendi ogni pallina in una sfoglia sottilissima, rotonda e larga circa 30 cm.
- Accendi il tuo forno, in modalità statico, al massimo della sua temperatura e inserisci la pietra refrattaria, se la possiedi. Se non hai la pietra, usa una teglia capovolta e preriscaldata. In entrambi i casi, attendi che siano diventate roventi.
- Posiziona una sfoglia alla volta sulla pietra o sulla teglia. Dopo pochi secondi inizierà a gonfiarsi come un pallone. Dopo circa 30 secondi, estrai la sfoglia.
- Appena sfornata e ancora calda, dividi subito la sfoglia in due dischi sottili usando un coltello affilato. Fallo rapidamente: se si raffredda, non si separerà più bene. Ripeti la cottura con tutte le sfoglie.
- Abbassa leggermente il forno arrivando a 220–240 °C. Inserisci ogni disco che hai separato e fallo cuocere 1 minuto per lato. Ripeti per ogni disco.
- Tira fuori il pane, fallo raffreddare e consumalo.
Cos’è il pane carasau
Conosciuto anche come “carta musica” per il rumore che fa quando si spezza, è tra i prodotti tipici della cucina sarda. Si presenta come una sfoglia circolare sottilissima, con un diametro variabile tra i 15 e i 40 centimetri e uno spessore di circa 2 millimetri.
È estremamente croccante, questa la sua particolarità oltre la completa assenza di mollica.
Ricette con il pane carasau e come si mangia
Oltre a poterlo consumare come accompagnamento ai pasti, diverse sono le ricette con il pane carasau che puoi provare.
- Una delle più famose è il pane guttiau, ovvero carasau condito con olio extravergine d’oliva, sale e alle volte rosmarino. Ottimo per un antipasto semplice ma gustoso.
- Un altro piatto tradizionale è il pane frattau, che prevede l’ammollo del carasau nel brodo caldo, accompagnato da sugo di pomodoro, uova in camicia e pecorino sardo grattugiato: una delizia tipica della cucina isolana.
- Puoi preparare anche le lasagne di pane carasau sostituendolo alle sfoglie di pasta fresca all’uovo.
In generale, questo pane sardo si abbina bene con salumi, formaggi freschi (come lo stracchino) o stagionati, e verdure grigliate. È perfetto anche per accompagnare piatti di pesce o insalate estive.
Le calorie del pane carasau
Ha un apporto calorico moderato: 100 grammi forniscono circa 350 calorie, provenienti soprattutto dai carboidrati complessi della semola. È povero di grassi e proteine ed è considerato un alimento leggero. Una singola sfoglia pesa tra i 20 e i 30 grammi, quindi una porzione apporta in media tra 70 e 100 calorie.
Fa ingrassare? No, se consumato nelle giuste quantità. Come per ogni alimento, ciò che conta è il totale delle calorie assunte nella giornata. Se condito con ingredienti molto calorici, può far salire facilmente l’apporto complessivo, ma mangiato in modo bilanciato non rappresenta un problema.
Valori nutrizionali del carasau
In quanto ai suoi valori nutrizionali (riferiti a 100 grammi di prodotto), è ricco di carboidrati (72 g), contiene 11 grammi di proteine mentre i lipidi sono bassissimi (1,7 g). Il colesterolo è assente, e questo dato lo rende adatto a chi segue diete volte al mantenimento della salute cardiocircolatoria.
Inoltre, fornisce 2,3 grammi di fibre e una buona quantità di minerali come sodio (398 mg) e potassio (207 mg).
Conservazione
Si conserva molto bene grazie alla doppia cottura, che lo rende estremamente secco e croccante. Per mantenerne la fragranza bisogna conservarlo in un luogo fresco, asciutto e lontano dall’umidità. Il modo migliore è riporlo in un sacchetto di carta o in un contenitore di latta ben chiuso.
Evita di usare i classici sacchetti di plastica ermetici poiché al loro interno può formarsi della condensa.
Un consiglio: se il pane dovesse ammorbidirsi puoi farlo tornare croccante con una breve passata in forno caldo per pochi minuti. Conservato correttamente, può mantenersi per diverse settimane.
Pane carasau, storia e origine
Questo pane affonda le sue origini nell’antichissima tradizione pastorale sarda. Nato nella Barbagia, l’area più interna della provincia di Nuoro, come pane da lunga conservazione, era indispensabile per i pastori che trascorrevano lunghi periodi lontano da casa.
La sua doppia cottura lo rendeva resistente all’umidità e perfetto da trasportare durante le lunghe transumanze.
FAQ (domande frequenti)
1 – Chi ha il diabete può mangiare il pane carasau?
Sì, ma deve consumarlo con moderazione per l’apporto calorico moderato.
2 – Come si può mangiare il pane carasau?
In tantissimi modi. Condito con olio extravergine d’oliva e sale per dare vita al pane guttiau, ammorbidito con brodo come nel tradizionale pane frattau. Per accompagnare i pasti, in particolare salumi, formaggi o verdure, o come base per piatti creativi.
Conclusioni
Il pane carasau è un alimento versatile, leggero e ricco di storia, perfetto per una dieta equilibrata. A renderlo tanto particolare è la sua consistenza croccante e la sua versatilità: puoi usarlo per accompagnare i pasti o in tante sfiziose ricette.
Se vuoi portare in tavola un pezzo di Sardegna, non esitare a sperimentare la ricetta di questo pane sardo. Procurati gli ingredienti e mettiti a lavoro.
Fonte:
- CREA-Tabelle nutrizionali.