Melarossa
No Result
View All Result
  • Dieta
    • Dimagrire con la dieta
    • Consigli del nutrizionista
  • Nutrizione
    • Mangiar sano
    • Alimenti dalla A alla Z
    • Lezioni di cucina
  • Ricette
    • Ultime dalla cucina
    • Ricette per Categoria
    • Ricette senza glutine
  • Salute
    • Patologie
    • Terapie Naturali
    • Celiachia
    • Psicologia
  • Fitness
    • Workout
    • Sport e Benessere
    • Sport dalla A alla Z
  • Bellezza
  • Dieta Melarossa
  • Dieta
    • Dimagrire con la dieta
    • Consigli del nutrizionista
  • Nutrizione
    • Mangiar sano
    • Alimenti dalla A alla Z
    • Lezioni di cucina
  • Ricette
    • Ultime dalla cucina
    • Ricette per Categoria
    • Ricette senza glutine
  • Salute
    • Patologie
    • Terapie Naturali
    • Celiachia
    • Psicologia
  • Fitness
    • Workout
    • Sport e Benessere
    • Sport dalla A alla Z
  • Bellezza
  • Dieta Melarossa
No Result
View All Result
Melarossa
No Result
View All Result
Annuncio pubblicitario

Parto indotto: cos’è, quando si esegue e le tecniche utilizzate

Catia Penta by Catia Penta
17 Settembre 2021
in Salute
parto indotto
Share on FacebookShare on TwitterPin It!

Sommario

  • Parto indotto in Italia
  • Parto indotto: cos’è
  • Parto indotto: quando si esegue
  • Parto indotto: preparazione
  • Come scegliere le tecniche del parto indotto
  • Tecniche del parto indotto
  • Quanto dura il parto indotto
  • Rischi
  • Controindicazioni del parto indotto

Il parto indotto è una tecnica medico-ostetrica di grande importanza perché permette di far nascere il bambino quando ancora il travaglio fisiologico non è iniziato o quando sono necessari tempi rapidi per evitare complicanze o problematiche a fine gravidanza.

Generalmente si pratica quando le 41 settimane vengono superate (dipende dal protocollo del singolo ospedale, in genere tra la 41esima e la 42esima settimana) e può comunque garantire alla mamma un parto vaginale senza dover fare ricorso al parto cesareo. 

Parto indotto in Italia

In Italia, secondo alcuni dati statistici, il parto indotto trova impiego nel 20-25% delle gravidanze e rappresenta uno degli interventi di ostetricia e ginecologia più attuati.

Parto indotto: cos’è

Per parto indotto si intende l’induzione del travaglio con metodi artificiali. L’obiettivo è quello di indurre un travaglio attivo al fine di far nascere il bambino prima che si possano presentare complicanze, sia per la mamma che per il piccolo, dovute alla permanenza del feto nell’utero.

Ricordiamo che la durata di una gravidanza viene fissata mediamente sulle 40 settimane ma in realtà il parto è considerato fisiologico quando avviene tra la 38esima e la 42esima settimana.

Il parto indotto è una procedura delicata che il medico valuta sempre con estrema attenzione per capire quale sia il reale rapporto rischi – benefici.  

Annuncio pubblicitario
Parto indotto cosa è

Parto indotto: quando si esegue

Il parto indotto viene eseguito solo quando si verificano determinate situazioni che possono mettere in pericolo mamma e bambino se non si interviene “forzando” la nascita. Le più comuni sono:

  • gravidanza oltre il termine
  • Rottura anticipata delle acque.
  • Anomalie a carico della placenta.
  • Restrizione della crescita fetale.
  • Alterazioni del liquido amniotico.

Ci sono poi situazioni in cui si ricorre al parto indotto per motivi non direttamente connessi alla gravidanza, come:

  • obesità.
  • Diabete.
  • Malattia renale cronica o colestasi gravidica.
  • Disordini ipertensivi.

Tuttavia l’induzione del parto è una metodica che può essere scelta indipendentemente dalla presenza di patologie. Per esempio può rivelarsi utile per:

  • le donne incinte che vivono distanti da un centro ospedaliero attrezzato per il parto.
  • Donne incinte che hanno necessità di partorire prima di un determinato momento della loro vita.

Gravidanza oltre il termine

Quando la gravidanza supera le 42 settimane (2 oltre il termine considerato “normale”) e il travaglio non parte o è inefficace, il rischio è che il feto cresca troppo, o che la placenta non sia più in grado di dare i necessari nutrimenti.

Rottura anticipata delle acque

Generalmente quando si rompono le acque si avvia naturalmente il travaglio. Può però accadere che ciò avvenga prima del previsto. Se la rottura delle acque avviene molte ore prima che si avvii il travaglio, mamma e bambino, in questo lasso di tempo, sono a rischio di infezioni.

Se invece la rottura prematura delle acque avviene qualche settimana prima del termine stabilito, è possibile che il parto sia pretermine, ovvero abbiamo la nascita prematura del bambino.

Annuncio pubblicitario

Anomalie della placenta e del liquido amniotico

Le anomalie della placenta possono essere di vario tipo. Si può ad esempio verificare che:

  • il contenuto del liquido amniotico sia esiguo, tanto da mettere a rischio la salute del feto, o troppo abbondante (Oligoamnios – Polidramnios).
  • Distacco della placenta. Questo evento può anche mettere in pericolo la vita della mamma e del bambino. Generalmente causa un’emorragia importante prima del parto.
  • Infezione intra-amniotica, ovvero l’infezione di una delle membrane fetali.
  • Si deteriori la placenta: questa “invecchia” precocemente e non svolge più le sue funzioni vitali per il feto e dunque spesso il feto inizia a crescere di meno.
  • Pre-eclampsia: una patologia che provoca nella futura mamma la presenza di 3 patologie: ipertensione, edema e proteinuria. Se non trattata, può diventare eclampsia, una grave emergenza ostetrica.
  • Ritardo della crescita del feto: è una condizione patologica che si verifica quando il feto non è abbastanza sviluppato per l’età gestazionale che sta vivendo.
Parto indotto come funziona

Parto indotto: preparazione

Prima di eseguire il parto indotto, il ginecologo deve stabilire la reale idoneità della futura mamma e verificare che ci siano dei parametri che permettano il ricorso a questa procedura.

I parametri che vengono presi in considerazione sono lo stato di salute generale della madre e del feto e:

  • l’età gestazionale del feto e le sue dimensioni reali
  • Posizione del bambino nell’utero.
  • Attenta valutazione del collo uterino.

Solo valutando con attenzione questi parametri, il ginecologo è in grado di capire il rapporto rischi – benefici del ricorso al parto indotto.

Come scegliere le tecniche del parto indotto

Le tecniche di attuazione del parto indotto a disposizione di ginecologi e ostetrici sono molteplici: la scelta di una o dell’altra tecnica, operata esclusivamente dal medico, dipende sostanzialmente dal motivo che rende necessaria l’induzione del parto.

Generalmente il parto indotto termina con un parto vaginale che però, in determinate situazioni, può trasformarsi in parto vaginale operativo (per esempio con l’utilizzo della ventosa) o in parto con taglio cesareo.

Annuncio pubblicitario

Il parto indotto, indipendentemente dalla tecnica che il ginecologo ritiene più opportuna, può richiedere l’anestesia epidurale in quanto le contrazioni provocate potrebbero essere più dolorose e forti rispetto a quelle che si provano con il parto naturale.

Tecniche del parto indotto

Ecco le tecniche che vengono utilizzate dai ginecologi per indurre il parto:

  • scollamento delle membrane.
  • Maturazione della cervice con metodi meccanici o con terapia medica con prostaglandine.
  • Amnioressi/amniorexi.
  • Somministrazione intravenosa di ossitocina.

Scollamento delle membrane

Nel parto naturale, la dilatazione dell’utero è preceduta dalla maturazione della cervice uterina. Per stimolare la maturazione della cervice che conduce poi alla dilatazione dell’utero, vengono utilizzati:

  • prostaglandine sintetiche, somministrate per bocca o, sotto forma di gel, direttamente nella vagina.  
  • Dilatatore meccanico, simile ad un catetere di Foley. Questo è composto da un tubicino che ha all’estremità un palloncino gonfiabile. Il ginecologo inserisce l’estremità con il palloncino nel canale cervicale e poi inietta una soluzione salina che fa gradualmente gonfiare il palloncino. Questo, gonfiandosi, allarga le pareti della cervice.

Amnioressi

Per amnioressi si intende la rottura volontaria delle acque. Per eseguire questa operazione, il ginecologo incide il sacco amniotico con un piccolo gancio di plastica. Questa incisione provoca la perdita di liquido amniotico dalla vagina. Prima e durante l’amnioressi, il medico tiene sotto controllo, tramite monitoraggio, il feto, in quanto potrebbe subire delle variazioni del ritmo cardiaco.

Ossitocina

L’ossitocina è un ormone che la donna, al termine della gravidanza, produce naturalmente proprio per stimolare le contrazioni e il travaglio. Per indurre il parto viene spesso utilizzata l’ossitocina sintetica che induce le contrazioni in modo artificiale. Anche in questo caso è necessario monitorare continuamente il battito del feto.

Quanto dura il parto indotto

Molto dipende dal grado di maturazione della cervice.

Annuncio pubblicitario

In caso di grave immaturità possono volerci anche giorni prima che il travaglio vero e proprio abbia inizio.

Al contrario, se la cervice è abbastanza matura, un’induzione può rapidamente dare il via al travaglio.

Con l’ossitocina ci vogliono generalmente 4-5 ore, mentre se vengono utilizzate le prostaglandine, queste vengono lasciate agire per 12 ore.

La rottura delle acque o lo scollamento delle membrane, dovrebbero dare inizio al travaglio nel giro di poco tempo, ma si tende comunque ad aspettare 12 ore prima di capire se è necessario provare con un altro metodo oppure passare direttamente al taglio cesareo.

Parto indotto conseguenze mamma e bambino

Rischi

Come abbiamo detto, il parto indotto è una procedura delicata, che può comportare dei rischi per la mamma e per il bambino. E’ per questo che i medici devono sempre valutare in anticipo il rapporto rischi/benefici.

Tra i rischi connessi al parto indotto abbiamo:

Annuncio pubblicitario
  • taglio cesareo: in alcuni casi il parto indotto può non concludersi con un parto vaginale ma con il taglio cesareo, un vero e proprio intervento chirurgico non scevro da rischi e complicanze.
  • Nascita prematura del bambino: accade a tutte le donne che devono essere sottoposte a parto indotto ma che non hanno portato a termine la gravidanza. Uno dei disturbi più comuni tra i bambini nati prematuri è il distress respiratorio: si tratta di una patologia polmonare tipica dei neonati prematuri, nella quale gli alveoli polmonari non rimangono aperti, a causa dell’assenza o della carenza di una sostanza che li riveste, chiamata surfattante. La maturazione polmonare generalmente si determina dopo la 35esima settimana.
  • Riduzione del ritmo cardiaco del bambino: alcuni medicinali utilizzati per indurre il parto hanno, come possibile effetto collaterale, la riduzione della frequenza cardiaca fetale e il calo dell’apporto di ossigeno che la madre destina al feto: per questo è importante monitorare l’attività cardiaca fetale.
  • Rischio di infezioni per la mamma e per il bambino.
  • Prolasso del cordone ombelicale: una situazione che si verifica quando il cordone ombelicale scende nel canale cervicale prima della testa del bambino riducendogli così l’apporto di ossigeno.
  • Emorragia post-partum causata dalla mancanza di contrazioni spontanee delle pareti muscolari dell’utero.
parto indotto: rischi per la mamma e il bambino

Controindicazioni del parto indotto

E’ controindicato a chi:

  • ha già subito un taglio cesareo
  • Presenta la placenta previa
  • Se il feto è in posizione trasversale
  • Ha un’infezione da herpes simplex genitale
  • In caso di precedente rottura uterina
  • Ha un carcinoma invasivo della cervice
  • Qualsiasi situazione di grave compromissione delle condizioni fetali.

Fondamentalmente le controindicazioni all’induzione coincidono con quelle in cui è controindicato il parto vaginale.

In collaborazione con la Dott.ssa Flavia Costanzi, medico chirurgo in formazione specialistica in Ginecologia ed Ostetricia.

Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.

Parto indotto

newsletter di Melarossa bannerBANNER MELAROSSA 2024

Approfondisci ulteriormente questo argomento

  • Parto: la guida per vivere con serenità la nascita e le prime settimane con il tuo bambino
  • Puerperio: che cos’è e cosa succede durante questo periodo
  • Post parto: cosa succede a mamma e bambino e come affrontare le prime ore insieme
  • Episiotomia: che cos’è, quando è necessario il taglio vaginale, come si esegue e a cosa serve, cicatrice, guarigione e conseguenze
  • Depressione post partum: che cos’è, come si manifesta, cause, diagnosi e come uscirne
  • Parto cesareo: cos’è, come si svolge, quando è indicato, rischi, convalescenza e ritorno a casa
  • Tornare in forma dopo il parto: sport e esercizi da fare a casa
  • Parto naturale: le sue fasi, le posizioni e la gestione del dolore
  • La dieta post parto per dimagrire in salute dopo la gravidanza
  • Parto in acqua: cos’è, come si svolge, benefici per mamma e bambino e controindicazioni
  • Il parto nella specie umana: a termine, pretermine, post-termine, abortivo
  • Complicanze del travaglio e del parto: quali sono e cosa fare per affrontarle
ShareTweetPin29

Altri articoli

Annuncio pubblicitario
Catia Penta

Catia Penta

Laureata in storia della critica letteraria, dal 1989 collaboro come autrice testi in RAI gestendo i contenuti di spazi televisivi molti dei quali dedicati a salute e benessere. Ho collaborato con il Gambero Rosso Channel seguendo, in qualità di autrice, le trasmissioni degli chef più accreditati. Per Melarossa mi occupo di tematiche focalizzate sull’alimentazione sana, sulla dieta e sulle patologie/disfunzioni legate al cibo.

Annuncio pubblicitario

Articoli correlati

donna sorridente e vincente con un corpo in perfetta forma che tiene in mano un metro per misurare Come iniziare una dieta nel modo giusto: ecco cosa fare
Pane, pasta e semi di frumento su un tavolo Vivere senza glutine: come convivere con la celiachia
donna seduta su poltrona con gambe in aria per alleviare ritenzione idrica Ritenzione idrica: sintomi, rimedi e consigli per drenare i liquidi in eccesso
artrite e artrosi, prevenzione a tavola Artrosi e artrite: si prevengono con sport e alimentazione
frutta anti ictus Frutta anti ictus: nella polpa bianca il segreto

Melarossa, l’App che ti aiuta a dimagrire con una dieta personalizzata.

Scaricala subito e sottoscrivi l'abbonamento. La provi gratuitamente per 7 giorni (solo per i nuovi iscritti) e, se deciderai di continuare, pagherai un piccolo abbonamento. Il servizio può essere disdetto in qualsiasi momento, anche durante la settimana di prova gratuita.

Apple store
disponibile si Google Play
20200220_AppGallery_Badge_Black
logo_melarossa_trasp

I nostri partner

Chi siamo
- Chi siamo
- La redazione
- Gli esperti di Melarossa
- Contatti
- Disclaimer
App Melarossa
- Aiuto/Supporto
- Testimonial
- F.A.Q.
- Condizioni Generali d'uso
Link Utili
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Newsletter
- Mappa del sito

Melarossa.it è una testata registrata presso il Tribunale di Roma n. 331 del 14/06/2002 P.Iva 01147141004

Il contenuto di questo sito è puramente informativo e in nessun modo può essere inteso come sostitutivo di una consultazione medica con personale specializzato. Invitiamo gli utenti a seguire i consigli di www.melarossa.it solo se sono soggetti fisicamente sani. In presenza di patologie, intolleranze, allergie, ecc suggeriamo vivamente di rivolgersi a un medico. Leggi il Disclaimer

Melarossa.it partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it.

Melarossa sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti che puoi acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Melarossa riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.

© Copyright 2025 - Grapho s.r.l

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home Page
  • Dieta Melarossa (beta!)
  • Iscriviti subito alla dieta Melarossa e scarica l’app
  • MyMelarossa
  • Dieta
  • Nutrizione
  • Ricette
  • Salute
  • Fitness
  • Bellezza
  • Wiki