Melarossa
No Result
View All Result
  • Dieta
    • Dimagrire con la dieta
    • Consigli del nutrizionista
  • Nutrizione
    • Mangiar sano
    • Alimenti dalla A alla Z
    • Lezioni di cucina
  • Ricette
    • Ultime dalla cucina
    • Ricette per Categoria
    • Ricette senza glutine
  • Salute
    • Patologie
    • Terapie Naturali
    • Celiachia
    • Psicologia
  • Fitness
    • Workout
    • Sport e Benessere
    • Sport dalla A alla Z
  • Bellezza
  • Dieta Melarossa
  • Dieta
    • Dimagrire con la dieta
    • Consigli del nutrizionista
  • Nutrizione
    • Mangiar sano
    • Alimenti dalla A alla Z
    • Lezioni di cucina
  • Ricette
    • Ultime dalla cucina
    • Ricette per Categoria
    • Ricette senza glutine
  • Salute
    • Patologie
    • Terapie Naturali
    • Celiachia
    • Psicologia
  • Fitness
    • Workout
    • Sport e Benessere
    • Sport dalla A alla Z
  • Bellezza
  • Dieta Melarossa
No Result
View All Result
Melarossa
No Result
View All Result
Annuncio pubblicitario

Cotone bio: scelta etica!

Nicoletta Cinotti by Nicoletta Cinotti
21 Marzo 2014
in Lifestyle
cotone bio
Share on FacebookShare on TwitterPin It!

Il cotone è la fibra tessile maggiormente prodotta sul pianeta e tra le più usate al mondo. Eppure può contenere sostanze tossiche pericolose per l’uomo e l’ambiente e può essere prodotto in assenza totale di regole in termini di equità sociale e sicurezza sul lavoro.

La maggior parte del cotone (non bio) viene coltivato con l’uso di sementi geneticamente modificate (i “famosi” OGM) e utilizzando pesticidi e fertilizzanti di sintesi, ossia chimici. Anche la fase di lavorazione, ossia di trasformazione della fibra in tessuto, nella maggior parte dei casi prevede una serie di cicli altamente dannosi per l’ambiente: il cotone infatti viene sbiancato, lavato con detergenti, tinto molto spesso con coloranti contenenti metalli pesanti, brillantato, trattato con formaldeide, ammine aromatiche, ammoniaca e resine plastiche. I prodotti (chimici tossici) utilizzati in queste fasi possono permanere nel tessuto ed entrare in contatto con la pelle oppure essere rilasciati nell’ambiente attraverso il lavaggio o a fine vita.

Evidentemente l’uso di tutte queste sostanze, tutt’altro che naturali, ha un fortissimo impatto sulla fertilità del terreno, sull’inquinamento delle falde acquifere, sulla biodiversità e la salute dei coltivatori.

La crescente attenzione e consapevolezza dell’opinione pubblica, in particolare dei consumatori, verso tali problemi ha determinato una sempre maggiore attenzione, da parte del mondo industriale tessile e delle grandi marche, a ricercare nuove tecniche di produzione del cotone più sostenibili, come quella biologica.

Come avviene per gli alimenti bio, anche il tessuto può definirsi veramente “organico” solo se certificato. È di recente entrata in vigore la nuova versione del Global Organic Textile Standard (GOTS), un nuovo protocollo internazionale per la certificazione biologica dei tessuti, che ha introdotto regole più stringenti rispetto alle precedenti. In particolare, un tessuto può definirsi bio se è stato prodotto nel rispetto di criteri che riguardano l’intera filiera: a partire dalla semina fino al prodotto finito, passando per la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, l’etichettatura ed il trasporto.

In termini pratici, un consumatore dovrebbe leggere sempre l’etichetta dei capi di abbigliamento che acquista e, nel caso delle marche che adottano lo standard GOTS, potrà leggere due tipi di etichetta, in relazione alla percentuale di fibre biologiche certificate presenti: “Biologici” (non meno del 95%), “Made with organic” e “fatti con x% di fibre biologiche” (almeno il 70%).

Annuncio pubblicitario

Esiste un’alternativa

Da diversi anni la moda ha deciso di impegnarsi su questo fronte e abbracciare la filosofia eco-sostenibile con piccoli ma rilevanti cambiamenti. Tante le iniziative lanciate, dai grandi marchi di moda cosiddetta low cost (H&M, Yamamay, Uniqlo … per citarne alcuni) ad alcune grandi firme della moda, come Giorgio Armani, Chanel, Alberta Ferretti, Tom Ford, Gucci, Yves Saint Laurent, Stella McCartney, Lanvin, Paul Smith, Valentino, Roger Vivier ed Ermenegildo Zegna.
Insomma sembra che glamour ed etica possano andare d’accordo. Moda responsabile significa sicurezza (in termini di salute) per chi indossa i capi, valorizzazione dei territori di provenienza, rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.

Ricicla e riusa

Non dimenticare che anche il tuo comportamento può contribuire a sviluppare questo processo virtuoso. I tuoi armadi possono essere un’immensa spazzatura non biodegradabile. Per questo, segui i nostri consigli.

  •  Fai attenzione a quello che acquisti e leggi sempre l’etichetta
  • Quando non usi più un capo non gettarlo ma regalalo o aderisci alle tante iniziative lanciate da diversi brand di “ritiro capi usati” in cambio di buoni sconto
  • Se hai manualità trasforma i tuoi abiti: “nulla si distrugge, tutto si trasforma” diceva Eraclito più di duemila anni fa!

Nicoletta Cinotti

newsletter di Melarossa bannerBANNER MELAROSSA 2024

ShareTweetPin

Altri articoli

Annuncio pubblicitario
Nicoletta Cinotti

Nicoletta Cinotti

Laureata in Event Management allo IED, scrivo per il canale bellezza di Melarossa, sono specializzata nella cura del corpo e scrivo consigli pratici per prendersi cura del proprio benessere. Inoltre, sono esperta di cucina light e contribuisco alla redazione di ricette per il sito.

Annuncio pubblicitario

Articoli correlati

concimi organici, come prepararli in casa Concimi organici: come prepararli in casa
gli uomini e la pancia Gli uomini e la pancia, il binomio imperfetto
calza befana: come riempirla Idee fai da te per riempire la calza della befana
consigli per comprare albero di natale Idee e consigli per scegliere l’Albero di Natale
capello da strega per halloween, come realizzarlo Halloween, come fare il cappello da strega perfetto

Melarossa, l’App che ti aiuta a dimagrire con una dieta personalizzata.

Scaricala subito e sottoscrivi l'abbonamento. La provi gratuitamente per 7 giorni (solo per i nuovi iscritti) e, se deciderai di continuare, pagherai un piccolo abbonamento. Il servizio può essere disdetto in qualsiasi momento, anche durante la settimana di prova gratuita.

Apple store
disponibile si Google Play
20200220_AppGallery_Badge_Black
logo_melarossa_trasp

I nostri partner

Chi siamo
- Chi siamo
- La redazione
- Gli esperti di Melarossa
- Contatti
- Disclaimer
App Melarossa
- Aiuto/Supporto
- Testimonial
- F.A.Q.
- Condizioni Generali d'uso
Link Utili
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Newsletter
- Mappa del sito

Melarossa.it è una testata registrata presso il Tribunale di Roma n. 331 del 14/06/2002 P.Iva 01147141004

Il contenuto di questo sito è puramente informativo e in nessun modo può essere inteso come sostitutivo di una consultazione medica con personale specializzato. Invitiamo gli utenti a seguire i consigli di www.melarossa.it solo se sono soggetti fisicamente sani. In presenza di patologie, intolleranze, allergie, ecc suggeriamo vivamente di rivolgersi a un medico. Leggi il Disclaimer

Melarossa.it partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it.

Melarossa sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti che puoi acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Melarossa riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.

© Copyright 2025 - Grapho s.r.l

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home Page
  • Dieta Melarossa (beta!)
  • Iscriviti subito alla dieta Melarossa e scarica l’app
  • MyMelarossa
  • Dieta
  • Nutrizione
  • Ricette
  • Salute
  • Fitness
  • Bellezza
  • Wiki