Ma è proprio vero che le mandorle abbassano la glicemia? Tra la frutta secca, le mandorle infatti sono spesso consigliate per chi vuole tenere sotto controllo la glicemia e prevenire il diabete.
Diversi studi confermano che un consumo regolare può aiutare a stabilizzare i livelli di zuccheri nel sangue, grazie alla combinazione di fibre, proteine e grassi buoni.
Scopri allora insieme al nostro nutrizionista Biagio Flavietti come le mandorle agiscono sulla glicemia, quante mangiarne al giorno e quando è meglio consumarle per ottenere i maggiori benefici.
Le mandorle abbassano la glicemia?
Sì, le mandorle possono aiutare ad abbassare la glicemia e a migliorare il controllo degli zuccheri nel sangue.
Grazie al loro contenuto di fibre alimentari, grassi polinsaturi e all’apporto proteico, rallentano l’assorbimento dei carboidrati a livello intestinale, evitando bruschi picchi glicemici dopo i pasti.
Nello specifico, i grassi insaturi aiutano a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue, mentre le fibre rallentano la digestione e prolungano il senso di sazietà. Le proteine vegetali presenti nelle mandorle, inoltre, contribuiscono a evitare gli sbalzi energetici tipici di chi consuma troppi zuccheri semplici.
Questo equilibrio di nutrienti fa sì che le mandorle siano perfette come spuntino tra un pasto e l’altro, soprattutto per chi tende ad avere cali di energia o fame improvvisa.
Questi aspetti sono stati confermati anche da uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition che ha evidenziato che mangiare mandorle ogni giorno può ridurre l’assorbimento degli zuccheri e aumentare la sensibilità all’insulina, anche se non sono ancora certi i benefici a lungo termine.
Quante mandorle mangiare per abbassare la glicemia
Secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia), la porzione consigliata di frutta secca è di circa 28-30 grammi al giorno, equivalenti a 20 mandorle circa.
Questa quantità permette di ottenere benefici per la glicemia e per la salute cardiovascolare, senza eccedere con le calorie.
Consumare mandorle in eccesso, infatti, può aumentare l’apporto calorico giornaliero, perciò è importante inserirle con equilibrio all’interno di una dieta varia e bilanciata.
Quando è meglio mangiare le mandorle per abbassare la glicemia?
Le mandorle abbassano la glicemia ma non solo, per questo sono perfette come spuntino tra i pasti principali, ad esempio a metà mattina o nel pomeriggio.
In questo modo aiutano a stabilizzare la glicemia e a ridurre il senso di fame che può comparire durante la giornata.
Associate a yogurt o cereali integrali non solo rallentano l’assorbimento degli zuccheri ma mantengono costanti i livelli energetici.
Mandorle e diabete
Chi soffre di diabete può includere le mandorle nella propria alimentazione, seguendo le quantità indicate e sempre all’interno di un piano nutrizionale equilibrato che non contenga quantitativi in eccesso di
zuccheri o altri macronutrienti.
Lo confermano diversi studi che hanno esaminato come nelle persone con diabete il consumo regolare di mandorle aiuta a migliorare il profilo lipidico, riducendo i livelli di colesterolo LDL e mantenendo più stabile la glicemia.
Inoltre, l’associazione di mandorle, attività fisica e un’alimentazione ricca di fibre e cereali integrali contribuisce a migliorare la sensibilità insulinica e a prevenire complicanze metaboliche a lungo termine.
FAQ (domande comuni)
1 – Quante mandorle per abbassare la glicemia?
Circa 20-30 grammi di mandorle al giorno (una ventina di mandorle) possono aiutare a stabilizzare la glicemia grazie alle fibre e ai grassi buoni.
2 – Chi ha il diabete può mangiare le mandorle?
Sì, con moderazione. Le mandorle aiutano a controllare i picchi glicemici e migliorano la sensibilità all’insulina.
3 – In quale momento della giornata è meglio mangiare le mandorle?
Come spuntino a metà mattina o nel pomeriggio, oppure insieme a un pasto per rallentare l’assorbimento degli zuccheri.
Conclusioni
Le mandorle abbassano la glicemia? Secondo gli esperti sì, non sono solo uno snack gustoso, ma un vero alleato per la salute metabolica.
Grazie a fibre, grassi buoni e proteine, aiutano a mantenere la glicemia stabile, migliorano la sensibilità all’insulina e possono sostenere chi ha il diabete o tende ad avere zuccheri alti nel sangue.
La quantità ideale è di circa 20 mandorle al giorno, preferibilmente consumate come spuntino o abbinate a carboidrati complessi.
Insomma, sì: le mandorle abbassano la glicemia, ma solo se inserite in un contesto di alimentazione equilibrata e consapevole.
Articolo scritto da Ivana Barberini e revisionato dal Dott. Biagio Flavietti, Nutrizionista e Farmacista.

