Sei a dieta, vai a cena fuori e davanti al menù scatta il dubbio: birra o vino, quale scegliere senza sensi di colpa? È una domanda comune, soprattutto quando si cerca di perdere peso senza rinunciare del tutto al piacere della tavola.
La buona notizia è che sia la birra sia il vino possono trovare spazio anche durante una dieta, purché se ne conoscano le caratteristiche e si presti attenzione alle quantità. Infatti, in un’alimentazione sana ed equilibrata non esistono alimenti “vietati”, ma scelte consapevoli.
A chiarire quando è possibile concedersi un bicchiere, quanto berne e come evitare che l’alcol diventi un ostacolo ai risultati è il nutrizionista Biagio Flavietti.
Birra o vino a dieta?
Parliamo di bevande alcoliche ed è comunque importante sapere che l’alcol è una “caloria vuota”, cioè – ci spiega il nutrizionista – entra nell’organismo senza apportare nutrienti utili.
Detto questo, anche se segui un regime alimentare ipocalorico per perdere peso, non sarà certo un bicchiere di vino o birra ogni tanto a incidere sulla bilancia. Probabilmente però ti chiedi se è meglio il vino o la birra. Ecco allora una breve classifica che può esserti utile.
Al secondo posto c’è la birra che, sebbene abbia una gradazione alcolica più bassa del vino, ha però un indice glicemico elevato. Poi è gassata e può causare la tanto fastidiosa pancia gonfia.
Il primo posto spetta allora al vino, perché anche se più alcolico e più calorico della birra, ha un indice glicemico più basso della birra, soprattutto i vini secchi, e in genere se ne beve meno (un calice da 125 ml contro una birra media da 330 ml).
Mettendo quindi i due alcolici sul piatto della bilancia, anche a dieta puoi concederti, occasionalmente, ad esempio una volta a settimana, un calice di vino rosso o bianco, da gustare con consapevolezza.
Lo sapevi che?
A dieta la differenza tra vino e birra non è solo nelle calorie, ma anche nel modo in cui li bevi.
Un calice di vino si consuma più lentamente e in quantità più controllate, mentre la birra, soprattutto se grande, porta spesso a bere di più senza accorgersene.
Vino: vantaggi e svantaggi a dieta
Se scegli il vino, è utile conoscerne pro e contro senza allarmismi. Come spesso accade, infatti, la differenza la fanno le quantità e il contesto in cui lo si consuma, soprattutto quando si è a dieta.
- Vantaggi. Il vino rosso, rispetto al vino bianco è più ricco di antiossidanti come il resveratrolo, che può contribuire a proteggere il cuore (su questo la scienza non ha ancora prove certe). Paragonato alla birra, invece, contiene meno carboidrati. Un altro vantaggio è che il vino si beve spesso in quantità ridotte (un calice), quindi è più facile tenere sotto controllo le calorie.
- Svantaggi. Un bicchiere di vino apporta circa 120-150 calorie (70 kcal per 100 ml) e, se si esagera, aumentano velocemente. Inoltre l’alcol può stimolare l’appetito e ridurre l’autocontrollo, spingendo a mangiare di più o a scegliere cibi meno salutari.
La birra fa ingrassare? Pro e contro a dieta
Anche la birra può rientrare in un’alimentazione equilibrata – sottolinea il nutrizionista -, purché la si scelga e consumi con attenzione. Valutarne vantaggi e limiti aiuta a capire quando e come concedersela senza compromettere la dieta.
Pro. La birra contiene alcune vitamine del gruppo B, antiossidanti e, se non filtrata, anche un po’ di fibre. In commercio esistono versioni “light” o a bassa gradazione, più leggere e quindi adatte a chi vuole limitare le calorie. Inoltre è più saziante.
Contro. Una birra tradizionale può essere molto calorica e contiene carboidrati (derivati dal processo di fermentazione con il malto e il luppolo), che se consumati in eccesso rallentano la perdita di peso. La natura gassata della birra può gonfiare la pancia e l’idea che sia più “leggera” portare a berne quantità maggiori rispetto a un calice di vino.
Vino o birra? Cosa sapere se sei a dieta
Quando si parla di vino o birra a dieta, ci sono alcuni fattori fondamentali da tenere in considerazione.
- Gradazione alcolica: più è alta, più la bevanda è calorica. L’alcol infatti fornisce 7 calorie per grammo.
- Quantità: il consumo eccessivo di alcol non solo porta calorie in più, ma stimolare l’appetito e riduce l’autocontrollo, spingendoti a mangiare di più.
- Tipologia: esistono drink meno calorici, versioni “light” o a bassa gradazione, sia di vino che di birra, più adatte a chi vuole controllare il peso.
- Effetti sull’organismo: secondo la letteratura scientifica, la birra è più associata all’accumulo di grasso viscerale (quello che circonda gli organi e incide sulla salute) rispetto al vino.
L’alcol fa ingrassare?
È una domanda frequente, ma la risposta va contestualizzata. Nessun alimento o bevanda, da solo, fa ingrassare, tutto dipende dalle quantità, dalla frequenza di consumo e dallo stile di vita complessivo – ribadisce Flavietti.
È vero però che l’alcol ha alcune caratteristiche particolari. Dal punto di vista metabolico, ha una particolarità: è metabolizzato per primo dall’organismo.
Finché il corpo è impegnato a smaltirlo, la combustione dei grassi rallenta. Se il consumo è frequente, questo meccanismo può avere un impatto negativo sulla dieta. Inserito occasionalmente e con moderazione, invece, resta compatibile con uno stile di vita sano.
Anche bere a stomaco vuoto non è una buona idea, perché l’alcol è assorbito più velocemente e può stimolare maggiormente l’appetito.
Meglio evitare cocktail elaborati, invece, spesso ricchi di zuccheri aggiunti, e birre di media o grande dimensione, che aumentano facilmente le calorie senza che uno se ne accorga.
Tutto questo non significa che l’alcol vada eliminato dalla tavola. Se consumato con moderazione, all’interno di un’alimentazione sana e associato a uno stile di vita attivo, l’alcol non compromette di per sé il peso. Come sempre, la differenza la fa l’equilibrio, non la rinuncia totale.
Birra o vino a dieta: calorie
L’etanolo fornisce circa 7 kcal/g contro le 4 kcal/g dei carboidrati-proteine o le 9 kcal/g dei lipidi. La gradazione alcolica esprime la percentuale di alcool sul volume totale della bevanda.
Ad esempio, una lattina di birra da 330 ml con una gradazione di 4,5° contiene:
330 ml x 4,5° : 100 = 14,9 ml di alcool puro pari a 104 kcal.
| Tipo di vino/birra | Kcal/100 ml |
|---|---|
| Vino rosso da 13,5° | 76 |
| Vino bianco da 13° | 71 |
| Vino rosato da 11° | 71 |
| Birra chiara doppio malto (6.2 – 12°) | 44 |
| Birra chiara (5.3 – 6°) | 45 |
| Birra leggera (2.5 – 3,4°) | 21 |
| Birra scura doppio malto (6.4 – 15°) | 50 |
Fonte: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia
FAQ (domande comuni)
1 – Cosa ingrassa meno, vino o birra?
A parità di quantità, il vino ha in genere meno calorie della birra.
2 – Cosa è meglio bere, birra o vino?
Dipende dalle preferenze e dalla salute: il vino rosso, in piccole dosi, contiene più antiossidanti.
3 – Chi è a dieta può bere la birra?
Sì, ma con moderazione, puoi bere occasionalmente la birra ma considerando le calorie.
4 – Chi ha più zucchero, il vino o la birra?
Tra vino e birra, la birra contiene in media più zuccheri residui del vino secco.
Conclusioni
Birra o vino a dieta? In definitiva, quando si parla di linea, non esiste un vero vincitore tra birra e vino: entrambi apportano calorie e, se consumati senza moderazione, possono incidere sul peso e sulla salute.
La differenza la fa la quantità, la frequenza e il contesto in cui li beviamo. Un calice di vino o una piccola birra, gustati lentamente e in buona compagnia, possono trovare posto anche in un’alimentazione equilibrata.
La chiave sta sempre nella misura: brindare sì, ma con consapevolezza e senza dimenticare l’equilibrio.
Fonti
- Harvard University – Is Wine Fine, or Beer Better? – Harvard Nutrition Source.
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia (BDA).
Articolo scritto da Ivana Barberini e revisionato dal Dott. Biagio Flavietti, Nutrizionista e Farmacista.

