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Occhio di pernice: che cos’è, trattamenti e rimedi naturali

Ivana Barberini by Ivana Barberini
27 Maggio 2025
in Salute
occhio di pernice: un medico in uno studio medico durante un trattamento al piede di un paziente
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Sommario

  • Che cos’è l’occhio di pernice
  • Occhio di pernice cause
  • Quali sono i sintomi?
  • Come si toglie l’occhio di pernice?
  • Occhio di pernice: rimedi della nonna e prevenzione
  • FAQ (domande comuni)
  • Conclusioni

L’occhio di pernice (nome scientifico heloma), è un ispessimento della pelle (o ipercheratosi) che si verifica in alcune zone del piede, accompagnato da dolore più o meno intenso.

È un tipo di callo chiamato in questo modo per la sua forma circolare e leggermente arrossata, che si forma negli spazi tra le dita del piede.

La causa principale dell’occhio di pernice al piede è lo sfregamento ripetuto o una pressione sulla zona colpita dovuta all’uso di calzature non adatte per camminare correttamente. I sintomi si manifestano con dolore, difficoltà a camminare e malessere nell’indossare alcuni tipi di scarpe.

La cura prevede per prima cosa l’uso di scarpe adeguate al nostro piede e un trattamento podologico. Ci sono poi diversi rimedi della nonna o naturali per l’occhio di pernice, dalle creme ai pediluvi per trovare sollievo e trattarlo in modo naturale.

occhio di pernice: cos'è

Che cos’è l’occhio di pernice

E’ una forma di ipercheratosi (cioè ispessimento della pelle o callo) di forma tondeggiante, morbido al tatto e di colore bianco-giallastro. È chiamato anche “callo molle” per il ristagno di sudore tra le dita. Si forma, infatti, generalmente tra le dita dei piedi, in particolare tra il quarto e il quinto dito.

Le cause dell’occhio di pernice tra le dita dei piedi sono la compressione e lo strofinamento continuo tra le dita, che determinano un graduale ispessimento della pelle.

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È un disturbo piuttosto doloroso, soprattutto se si usano scarpe a punta stretta o si soffre di alluce valgo, dito a martello o di altri disturbi del piede.

I calli sono comunque la risposta dell’organismo per proteggere i tessuti dallo strofinamento, evitando la formazione di una lesione. Lo strato corneo della pelle, cioè l’ultimo strato dell’epidermide, infatti, è composto da cellule stratificate che hanno una funzione protettiva.

La callosità diventa patologica se eccessivamente estesa o anomala e provoca dolore.

Tipologie

Esistono due principali tipologie di occhio di pernice: quello duro e quello molle. L’occhio di pernice duro è la forma più comune. Ha una dimensione simile a quella di un pisello e presenta, al centro, una sorta di spina di pelle. Compare spesso sul quinto dito del piede, proprio dove sfrega contro la scarpa. Può provocare dolore, fastidio e, in alcuni casi, gonfiore.

L’occhio di pernice molle, invece, ha un aspetto biancastro ed è più ruvido al tatto. Si sviluppa generalmente tra le dita dei piedi, dove l’umidità è maggiore a causa del sudore.

Le zone più colpite sono lo spazio tra il quarto e il quinto dito. Anche questa forma può essere molto dolorosa e, se trascurata, può dare origine a infezioni batteriche o fungine. Entrambe le varianti richiedono attenzione.

Occhi di pernice e calli

L’occhio di pernice è spesso confuso con un callo, perché entrambi sono ispessimenti duri della pelle e possono causare fastidio.

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Tuttavia, ci sono differenze importanti. L’occhio di pernice ha un’estensione più ridotta rispetto al callo, ma penetra più in profondità nei tessuti, ed è per questo motivo generalmente più doloroso.

Inoltre, gli occhi di pernice si formano esclusivamente sul piede, in particolare tra le dita o sulle zone di maggiore attrito, mentre i calli possono comparire anche sulle mani, in risposta a pressioni o sfregamenti ripetuti.

occhio di pernice: perché si formano i calli

Occhio di pernice cause

Le cause sono solitamente riconducibili allo sfregamento ripetuto o l’eccessiva pressione sulla zona del piede interessata. Il motivo principale è la scelta di una scarpa non adatta al nostro piede, ma anche:

  • Uso dei tacchi, soprattutto se a pianta stretta.
  • Scarpe slacciate che non tengono il piede ben fermo nella scarpa provocando uno scivolamento continuo e sfregamento.
  • Deformità del piede.
  • Piedi con ossa sporgenti.
  • Borsite (infiammazione dell’articolazione).
  • Dita a martello.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo più rilevante dell’occhio di pernice sul piede è il dolore, anche molto intenso, quando il piede appoggia sul suolo. La sensazione riferita è quella di avere un sassolino nella scarpa o una puntina da disegno conficcata nella pelle. È un dolore che aumenta la sera o dopo aver camminato.

Appoggiando il piede, la cute ispessita comprime il derma, pertanto le terminazioni nervose generano dolore. Per evitare la sofferenza, si tende, tuttavia, a non appoggiare bene la parte del piede dove è presente l’ipercheratosi e quindi a non camminare correttamente.

Questo può determinare un carico eccessivo alle articolazioni (anca e ginocchio in particolare) che possono infiammarsi.

I sintomi quindi sono: dolore anche acuto, difficoltà a camminare correttamente e a stare in piedi per troppo tempo e malessere nel portare le scarpe.

Per la diagnosi e per la callosità in genere, basta un esame obiettivo e alcune domande per capire l’origine del disturbo. È importante, infatti, sapere la tipologia di scarpe usate abitualmente e se sono presenti o meno deformità ossee.

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È anche opportuno osservare: la postura e l’andatura del soggetto, l’allineamento dei piedi e l’estensione e localizzazione della lesione.

Come si toglie l’occhio di pernice?

Gli helomi sono determinati da uno stress meccanico, quindi non si possono considerare malattie della pelle. La scelta della cura parte quindi dalla causa scatenante per arrivare ad alleviare i sintomi.

L’approccio chirurgico si riserva solo a quei casi in cui i trattamenti non si siano dimostrati efficaci, ma è comunque solitamente sconsigliato. Tuttavia ci sono anche alcuni rimedi della nonna che possono comunque avere una certa efficacia.

È bene però ricordare due cose:

  • Che è sempre raccomandabile rivolgersi a un podologo esperto.
  • Che qualunque tipo di callo si può riformare se non si correggono le cause scatenanti.

Tra i prodotti per ridurre l’ispessimento della pelle e prevenire lo sfregamento/pressione, ci sono:

  • Speciali creme idratanti per pelle ispessita.
  • Cerotti protettivi.
  • Suolette morbide per la zona del piede colpita.
  • Ortesi in silicone che ridistribuiscono in più punti la pressione eccessiva.

Sollievo sintomatico

Per attenuare il dolore e prevenire il disturbo, si possono usare dei “separa-dita” (ortesi digitale) in silicone, facilmente acquistabili in farmacia e on line. Tuttavia, se la causa dello sfregamento è una deviazione delle dita (come l’alluce valgo ad esempio) è preferibile optare per un’ortesi fatta su misura.

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L’obiettivo è:

  1. Dividere le due dita che entrano in contatto e alleviare così la pressione.
  2. Ridurre le sovrapposizioni tra le dita.
  3. Scaricare lo stress nel punto esatto in cui si forma l’heloma.
  4. Uso di scarpe adatte alla forma del nostro piede e non strette in punta.

Cosa fare per lo sfregamento?

Per proteggere la pelle dallo sfregamento e alleviare i fastidi causati dall’occhio di pernice, è utile ricorrere a prodotti specifici che riducono l’ispessimento cutaneo e attutiscono la pressione. Tra le soluzioni più efficaci ci sono le creme reidratanti, in particolare quelle a base di urea, che aiutano ad ammorbidire la pelle ispessita.

Anche i cerotti protettivi sono molto utili: creano una barriera tra la pelle e la scarpa, riducendo l’attrito. In alternativa, si possono usare solette morbide o imbottiture da posizionare nelle calzature, per diminuire la pressione sull’area interessata. Nei casi più difficili, è consigliato l’uso di ortesi in silicone, dispositivi che si applicano direttamente sul piede e aiutano a distribuire il carico in modo uniforme, evitando che lo sfregamento si concentri in un unico punto.

Callifughi

Sia nella versione cerotto che soluzione liquida o gel, sono sostanze a base di acido salicilico che eliminano la cheratina in eccesso. Alcuni podologi però non li consigliano perché l’umidità presente tra le dita può diffondere la sostanza nella pelle sana, creando irritazione e quindi aumento del dolore.

Possono anche “macerare” la pelle, aprendo la porta a possibili infezioni secondarie.

Chirurgia

E’ generalmente sconsigliata per la natura stessa del callo. Si tratta, infatti, di un ispessimento della pelle a scopo protettivo, per scongiurare cioè una lesione della cute.

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La rimozione chirurgica creerebbe a sua volta una nuova lesione, con possibili difficoltà nella cicatrizzazione. Tuttavia, in casi specifici, come un occhio di pernice dolente, gonfio, arrossato o con pus, il callo può essere asportato da un professionista, attraverso una piccola incisione.

Il fai-da-te può essere dannoso provocando ferite o infezioni.

Occhio di pernice: rimedi della nonna e prevenzione

Di seguito alcuni rimedi naturali per il trattamento:

  • Applicare un gel all’aloe vera, che ha un’azione rinfrescante.
  • Tamponare la zona con succo di limone, che è un valido antibatterico.
  • Usare creme alla calendula, che ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti soprattutto se la pelle è un po’ arrossata.
  • Fare pediluvi con acqua tiepida e sale integrale o con il sale di Epsom, che ha un effetto disinfettante e lenitivo.
  • Tenere pulita la parte con amido di mais.
  • Impiegare pomate a base di urea, che ha un’azione disinfettante.

Prevenire è sempre la cura migliore per ogni disturbo o patologia. In questo caso la scelta delle scarpe è fondamentale, soprattutto in base alle caratteristiche del piede. Meglio preferire scarpe a pianta larga, con tacco non troppo alto e anch’esso largo.

Per le calzature troppo grandi o indossate slacciate o sandali non troppo comodi, vale lo stesso discorso, perché lo scivolamento all’interno della scarpa può creare pressioni in diversi punti del piede.

FAQ (domande comuni)

1 – Come si toglie un occhio di pernice?
Può essere rimosso da un podologo con strumenti specifici. In alcuni casi si utilizzano cerotti o pomate cheratolitiche per ammorbidire la pelle e facilitare l’eliminazione.

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2 – Cosa succede se non tolgo l’occhio di pernice?
Può peggiorare, diventare più doloroso e infiammarsi. Nei casi gravi, può rendere difficile camminare e provocare infezioni locali.

3 – Cosa c’è dentro l’occhio di pernice?
È un ispessimento della pelle con un nucleo duro centrale che preme sui tessuti sottostanti causando dolore.

4 – Come eliminare l’occhio di pernice in modo naturale?
Si possono fare pediluvi con acqua calda e bicarbonato, applicare impacchi di limone o aloe vera e ammorbidire la zona con olio di ricino. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare uno specialista.

Conclusioni

L’occhio di pernice (o heloma) è un ispessimento localizzato della pelle, spesso doloroso, che si forma tra le dita dei piedi o sulla pianta. Si presenta come una zona dura con un nucleo centrale che preme sui tessuti, provocando fastidio soprattutto durante la camminata.

È importante non confonderlo con la verruca occhio di pernice, che ha origine virale e caratteristiche differenti. Mentre la verruca è contagiosa, l’heloma è causato da sfregamenti e pressione. Per entrambi, è consigliato il consulto di uno specialista per una diagnosi corretta e trattamento mirato.

Fonti

  1. Ipercheratosi, F. Mattioni
  2. Calli e duroni. C. Chiodini
  3. Podologia Verona.

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Ivana Barberini

Ivana Barberini

Giornalista in ambito medico-scientifico, scrivo di salute, nutrizione e sanità per diverse testate giornalistiche e magazine on line. Sono laureata in Lettere ma ho un diploma di Dietista, un Master in Etnopsichiatria e diversi corsi di formazione sulla scrittura SEO e online. Per Melarossa scrivo di salute e alimentazione in modo semplice e fruibile, per un’informazione chiara, ma sempre scientificamente corretta. Nel 2024 ho vinto il Premio Omnibus Salute Donna per la divulgazione scientifica.

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