Sommario
Acqua liscia o frizzante? Quante volte te lo sei chiesto? L’acqua minerale, che sia liscia o gasata, è molto amata e gli italiani ne sono grandi consumatori. Tuttavia, quando si tratta di scegliere tra acqua liscia o frizzante, i pareri si dividono.
C’è chi non riesce a fare a meno delle bollicine, che regalano una sensazione di freschezza e stimolano il palato, e chi invece le evita per paura che possano causare problemi o disagi intestinali come la pancia gonfia.
Ma cosa c’è di vero? Con l’aiuto del nostro nutrizionista Biagio Flavietti, cerchiamo di fare chiarezza.
Acqua liscia o frizzante?
Che sia frizzante o gasata o liscia, l’acqua suscita opinioni contrastanti. Le bollicine piacciono a molti per il gusto deciso e l’effetto dissetante, ma c’è anche chi le evita per timore che possano peggiorare alcuni disturbi.
“A livello nutrizionale non ci sono differenze, cioè la l’acqua liscia e l’acqua gassata hanno entrambe una capacità idratante e ovviamente non apportano calorie – ci spiega il Dott. Flavietti. Ciò che divide un po’ gli esperti è la presenza dell’anidride carbonica nell’acqua frizzante, che sia acqua naturalmente effervescente o effervescente per aggiunta. Può da una parte avere degli effetti positivi e dall’altra negativi.
Per quanto riguarda gli effetti positivi, alcuni sostengono che bere acqua frizzante, ad esempio durante i pasti, può aiutare a stimolare la digestione e perfino il quadro glicemico. Molte ricerche però sono state condotte su animali quindi è ancora un po’ presto per fare affermazioni nette, soprattutto sui possibili effetti nel dimagrimento.
Se parliamo, invece, degli effetti negativi del bere acqua gassata, è che potrebbe dare una sensazione di gonfiore in chi soffre di gastrite, problematiche legate allo stomaco, come il reflusso o di distasi addominale. In questi casi l’acqua gasata può peggiorare i sintomi”.
In Italia, la maggior parte delle acque frizzanti è addizionata artificialmente.
Acqua naturale o frizzante, perché è così importante
Il nostro corpo è composto in gran parte d’acqua ed è necessario assumerne abbastanza ogni giorno per restare in salute. Quando siamo disidratati, anche solo leggermente, il corpo ne risente: compaiono mal di testa, stanchezza, difficoltà di concentrazione, secchezza delle fauci e altri fastidi.
Ma quanta acqua bere durante il giorno? Gli esperti raccomandano di bere circa 2 litri al giorno, anche se il fabbisogno può variare in base all’età, al clima, al sesso, all’alimentazione e allo stile di vita.
L’acqua frizzante aiuta a digerire?
È uno dei falsi miti più diffusi, perché bere acqua gasata non migliora la digestione. L’aggiunta di anidride carbonica, infatti, non ha alcun effetto concreto sui complessi meccanismi digestivi del nostro organismo.
Anche se può dare una momentanea sensazione di sollievo, ad esempio favorendo l’espulsione dell’aria e quindi dando l’impressione di “aver digerito”, si tratta solo di una percezione soggettiva.
In realtà, il gas contenuto nell’acqua frizzante non ha proprietà digestive e non altera in modo significativo la funzione dello stomaco. Insomma, nessuna bacchetta magica: la digestione dipende da molti fattori, non da cosa beviamo a tavola.
L’acqua gasata rovina i denti o fa venire i calcoli?
Si sente dire spesso che l’acqua gassata danneggia lo smalto dei denti o che favorisca la formazione di calcoli renali, ma sono fake news.
Anche quando è molto ricca di anidride carbonica, l’acqua frizzante non è abbastanza acida da intaccare lo smalto dentale in modo significativo. L’effetto è trascurabile, soprattutto se si ha una buona igiene orale.
Quanto ai calcoli, la frizzante non ha alcuna responsabilità. La quantità di calcio presente è molto bassa e i calcoli renali si formano per motivi metabolici complessi, non per semplice accumulo di minerali introdotti con l’acqua.
In sintesi: nessun allarme. L’acqua gassata non danneggia i denti né favorisce i calcoli, se consumata all’interno di un’alimentazione equilibrata.
L’acqua frizzante si conserva meglio?
È vero, l’acqua gassata tende a conservarsi un po’ meglio rispetto a quella liscia. Questo grazie all’anidride carbonica che, sia naturale o aggiunta, ha una leggera azione antimicrobica. Ciò aiuta a mantenerla più stabile nel tempo.
Attenzione però a un altro luogo comune: non è vero che l’acqua frizzante “scade” prima. La data di scadenza è obbligatoria ed è indicata sull’etichetta, ma non ci sono grandi differenze tra liscia e frizzante.
Quel che davvero conta è come la conserviamo. In casa, meglio evitare di lasciarla vicino a fonti di calore come termosifoni o fornelli, e anche sul balcone se è esposto al sole diretto. Luce e calore, infatti, possono alterare le proprietà dell’acqua, qualunque sia la sua effervescenza.
Conclusioni
Acqua liscia o frizzante? La risposta è semplice: quella che piace di più. Le differenze tra le varie etichette, nella quotidianità, sono minime. Il consiglio è di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, meglio se due, regolando l’assunzione in base al clima, alla costituzione e all’attività fisica.
Se soffri di pancia gonfia, gastrite o colon sensibile meglio evitare l’acqua gasata con aggiunta di anidride carbonica perché potrebbe peggiorare i sintomi.
Fonti
- CREA – Acqua, meglio gassata o naturale?
- Fondazione Veronesi – Acqua gassata, naturale o effervescente?