Il gelato fa ingrassare? Calorie e consigli per mangiarlo anche a dieta

gelato a dieta: una giovane donna che mangia un ghiacciolo

Sommario

Il gelato a dieta non è un tabù, ma va scelto e consumato con attenzione. Le calorie del gelato, infatti, variano molto: un gelato cremoso può arrivare anche a 250-300 kcal a porzione, mentre le calorie del ghiacciolo sono molto più basse, spesso sotto le 100.

Quindi, il gelato fa ingrassare? Dipende dalle quantità, dalla frequenza e soprattutto dagli ingredienti utilizzati. Tra gelato artigianale o industriale, meglio il primo: spesso ha ingredienti più semplici e meno additivi, ma è comunque bene leggere le etichette o chiedere gli ingredienti.

Per chi segue un’alimentazione controllata, il consiglio è orientarsi verso il gelato con meno calorie, come quelli alla frutta o allo yogurt, evitando panna e gusti troppo elaborati.

Inserito ogni tanto in uno stile di vita sano, il gelato può essere uno sfizio concesso anche a dieta, soprattutto se scelto con consapevolezza e gustato con moderazione.

grafica sulle calorie del gelato a dieta

Calorie del gelato

Gli ingredienti principali sono latte, panna, zucchero e uova, a cui si aggiungono altri elementi che ne determinano gusto e calorie, come frutta, cioccolato o frutta secca. Ma non è solo il gelato in sé a incidere sul contenuto calorico: anche cialde, coni (375 kcal per 100 g) e biscotti (278 kcal/100g) possono far salire le calorie, soprattutto nei gelati confezionati come cornetti o biscotti gelato.

Consumato con moderazione, magari come spuntino o dessert al posto di altri dolci, quindi, una coppetta di gelato non comporta particolari aumenti di peso.

Basta dare un’occhiata alle calorie del gelato per rendersene conto: 100 grammi di gelato confezionato apportano circa 200-250 kcal, molto meno rispetto ad altri alimenti energetici come il cioccolato (quasi 600 kcal) o il miele (300 kcal). E ovviamente più di un frutto, che in media si aggira sulle 30-40 kcal per 100 g.

Non tutti i gelati, però, sono uguali: un gelato alla frutta ha circa 130 kcal per 100 g, mentre le creme o il fior di latte possono arrivare a 220 kcal.

E il ghiacciolo? È la scelta più leggera: fatto per lo più di acqua, zucchero e aromi o frutta, le calorie del ghiacciolo sono in media 60-80 kcal, a seconda della ricetta. Ottimo per rinfrescarsi con gusto, soprattutto se si sceglie una versione a base di sola frutta.

Ecco allora una tabella riassuntiva e indicativa delle calorie dei gelati più comuni.

Gusto del gelato in vaschettaKcal per 100 g
Cioccolato220
Caffè210
Panna e cioccolato265
Crema o vaniglia200
Nocciola232
Stracciatella217
Cocco240
Fiordilatte218
Pistacchio200
Yogurt130-150
Alla frutta (fragola, melone, anguria, pesca, ecc.)Circa 130

Gelato a dieta

Si può mangiare il gelato a dieta? Proprio per la sua composizione, il gelato è un alimento che può trovare spazio anche in una dieta equilibrata, soprattutto in estate. È digeribile, piacevole da consumare e, grazie al freddo, stimola la produzione di succhi gastrici, risultando utile anche per chi ha difficoltà digestive o per le persone con scarso appetito.

C’è però una controindicazione da non sottovalutare: se si è molto accaldati, mangiare un alimento troppo freddo può provocare congestione. Nel gelato è presente anche il latte, che apporta proteine, calcio e fosforo, rendendolo un alimento più completo di quanto si creda.

Ma come regolarsi? Dopo un pasto abbondante, meglio optare per un gusto alla frutta, più leggero. Se invece il pasto è stato più contenuto, ci si può concedere una crema, più calorica ma anche più nutriente. Il gelato è un piacere che piace a tutte le età: non priviamocene, purché con buon senso.

Il gelato può essere una scelta gustosa anche per chi ha intolleranze alimentari. Chi è intollerante al lattosio o alle proteine del latte (come la caseina), oppure chi desidera evitare temporaneamente glutine e caseina per dare sollievo all’intestino, può optare per gelati preparati con latte vegetale: di soia, riso, avena o mandorle.

Il gelato può sostituire la cena o il pranzo?

Non proprio. Il gelato, rispetto a un pasto completo, è ricco di zuccheri e grassi, ma ha poche proteine. Ciò lo rende meno nutriente e non sufficiente a soddisfare davvero i bisogni del nostro organismo.

Inoltre, fibre e micronutrienti sono presenti in quantità minime, mentre in un pasto bilanciato (con verdure, cereali integrali e proteine) sono ben rappresentati. È anche per questo che, dopo un gelato, la sensazione di fame torna molto prima rispetto a un pranzo completo.

Detto ciò, non serve essere troppo rigidi: se ti va, ogni tanto puoi anche cenare con un gelato, meglio se artigianale e a base di yogurt o frutta. Ma non deve diventare un’abitudine.

E quando mangiarlo? Il momento migliore è lo spuntino, magari dopo l’attività fisica, e in porzioni moderate. Ancora meglio se si tratta di un gelato fatto in casa o di un ghiacciolo leggero e genuino.

Come mangiare il gelato a dieta?

Se sei a dieta ma non vuoi rinunciare al gelato, la buona notizia è che puoi concedertelo, basta fare le scelte giuste.

  • Per iniziare, scegli gusti più leggeri, come quelli alla frutta o senza zuccheri aggiunti. Se ti piace anche la crema, puoi fare un mix: un gusto cremoso e uno alla frutta, per bilanciare.
  • Fai attenzione alle porzioni: meglio una coppetta piccola o un cono leggero, per tenere sotto controllo le calorie. Un’idea? Abbina il gelato a un po’ di frutta fresca: aumenti il senso di sazietà e aggiungi fibre e vitamine.
  • Meglio consumarlo come spuntino e non come pasto principale: il gelato non è un alimento completo.
  • Evita i topping calorici come panna, cioccolato o sciroppi.
  • Ricorda che nessun cibo è vietato a dieta. Con equilibrio e moderazione, anche il gelato può trovare spazio nel tuo piano alimentare.

Gelato a dieta: industriale o artigianale?

Quale gelato mangiare a dieta? Anche la modalità di produzione fa la differenza. Il gelato artigianale, ad esempio, si ottiene dalla miscela di vari ingredienti, che diventa cremosa e compatta grazie al congelamento e alla continua miscelazione. Tale procedimento permette di incorporare aria, rendendo il gelato più morbido.

La differenza principale tra gelato artigianale e industriale è proprio la quantità di aria incorporata: nel gelato artigianale si aggira tra il 30 e il 60%, mentre in quello industriale può arrivare anche al 100% e più, per renderlo più voluminoso ma meno “pieno”. Il risultato, quindi, è un prodotto più soffice, ma anche più leggero in termini di peso: a parità di volume, può contenere meno calorie rispetto a quello artigianale, proprio perché c’è più aria e meno sostanza.

Il gelato artigianale è poi solitamente preparato con ingredienti freschi e spesso personalizzato dal gelatiere, ma proprio per questo deve essere consumato in pochi giorni.

Attenzione però: artigianale non significa automaticamente di qualità. Anche un gelataio può usare grassi vegetali, aromi artificiali o frutta non fresca, quindi è sempre bene informarsi sugli ingredienti usati.

Insomma, non sempre il gelato industriale è da evitare, anzi. La differenza tra i due sta nella densità, nella consistenza e, ovviamente, nella qualità degli ingredienti utilizzati.

FAQ (domande comuni)

1 – Quando si è a dieta si può mangiare il gelato?
Sì, con moderazione. Se inserito nel piano alimentare in modo equilibrato, il gelato può essere concesso anche a dieta.

2 – Che gusti di gelato si possono mangiare a dieta?
Meglio preferire i gusti alla frutta o i gelati con latte vegetale: sono più leggeri e meno calorici rispetto alle creme.

3 – Come mangiare un gelato senza ingrassare?
Scegli porzioni piccole, evita aggiunte come panna o coni farciti, e consumalo come spuntino al posto di altri dolci, non in aggiunta.

Conclusioni

Il gelato a dieta, se consumato con moderazione, si può tranquillamente inserire in un regime nutrizionale equilibrato. Non è necessario rinunciarvi del tutto: basta scegliere gusti più leggeri, come quelli alla frutta, evitare porzioni eccessive e preferirlo come spuntino al posto di altri dolci.

Inserito correttamente nel piano alimentare, non compromette il dimagrimento. Attenzione però a non abbinarlo a pasti troppo ricchi.

Anche le versioni con latte vegetale possono essere un’alternativa più leggera. Con un po’ di buon senso, il gelato resta un piccolo piacere compatibile con la dieta.

Fonti

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