La cultura dell’olio in Italia: un viaggio gastronomico tra tradizioni e innovazione

Due persone raccolgono olive sotto un grande albero all’interno di un sito archeologico con resti di mura romane. L’immagine rappresenta l’incontro tra storia e tradizione agricola, un esempio concreto di oleoturismo che unisce cultura, paesaggio e produzione di olio extravergine.

Sommario

Logo Olio di Roma IGP e Sabina DOP con Colosseo, anfora romana e simboli ufficiali IGP e DOP.

Dal 12 settembre prende il via la nuova iniziativa proposta dai due Consorzi Olio di Roma IGP e Olio Sabina DOP per promuovere una cultura alimentare più consapevole e profonda. Un’esperienza sensoriale da vivere in 20 ristoranti selezionati in tutta Italia, dove sarà possibile assaporare due oli extravergine d’oliva unici.

Per chi volesse approfondire o arricchire questa esperienza, sono anche previste visite guidate tra oliveti e frantoi delle aziende consorziate, dove la scoperta delle tecniche di coltivazione, delle fasi di produzione e delle peculiarità dell’olio extravergine si trasforma in un’esperienza concreta e coinvolgente, arricchita dalla possibilità di degustare gli oli direttamente nei luoghi di origine.

Un approccio che favorisce lo sviluppo di una cultura alimentare attenta e informata. 

Questa la nuova iniziativa delle aziende che aderiscono ai due Consorzi Olio di Roma IGP e Olio Sabina DOP, autentici ambasciatori di storia, tradizione, sostenibilità e biodiversità, certificati e 100% italiani.

La promozione nazionale – dal 12 al 21 settembre 2025 – offre l’opportunità di scoprire il mondo dei due extravergine attraverso percorsi di oleoturismo, pensati per informare e coinvolgere i consumatori.

Un’iniziativa a livello nazionale

La promozione nazionale vedrà protagonisti l’Olio di Roma IGP e l’Olio Sabina DOPdal 12 al 21 settembre 2025, in 20 ristoranti selezionati tra Roma, Milano e Torino.

L’iniziativa, promossa dal Consorzi di Tutela Olio di Roma IGP e Sabina DOP e realizzata con il contributo del MASAF – DM 657001 del 12/12/2024, punta a trasformare l’esperienza del gusto in un vero e proprio viaggio di conoscenza e consapevolezza. 

Ogni incontro sarà anche un momento per approfondire le due denominazioni di qualità che raccontano la stessa passione: quella per un olio extravergine che rispetta la terra, esalta i sapori e porta in tavola tutta la ricchezza di un sapere antico perfezionato nel tempo.

L’oro verde italiano

L’Italia è leader mondiale nella biodiversità olivicola, con un patrimonio che conta oltre 500 cultivar distribuite su circa un milione di ettari di uliveti.

Questa straordinaria varietà genetica non solo garantisce oli extravergine d’oliva con profili sensoriali unici, apprezzati in tutto il mondo per qualità e autenticità, ma contribuisce anche a tutelare gli ecosistemi locali, proteggendo flora e fauna associate agli uliveti.

La produzione lorda vendibile della filiera olivicola italiana raggiunge circa 1,2 miliardi di euro, che genera un valore complessivo di oltre 3,3 miliardi di euro l’anno coinvolgendo tra 160.000 e 197.000 occupati.

Tra tradizione e innovazione

Olio di Roma IGP e Olio Sabina DOP non sono solo prodotti gastronomici, ma anche strumenti di narrazione ed espressione dell’eccellenza olivicola del nostro Paese.

Frutto di un equilibrio armonioso tra tradizione e innovazione, rappresentano un impegno costante verso elevati standard qualitativi, trasparenza lungo tutta la filiera e la valorizzazione delle materie prime.

L’Olio di Roma IGP

L’Olio di Roma IGP si distingue per varietà come Itrana, Caninese e Moraiolo, con note fresche di erba, mandorla e carciofo, facilmente riconoscibili. 

Un dettaglio curioso: le olive vengono raccolte anche negli uliveti del Parco Archeologico del Colosseo, dove la tradizione romana rivive ogni anno attraverso la raccolta e la molitura, dando vita all’olio degli antichi romani.

L’Olio Sabina DOP

L’Olio Sabina DOP, ottenuto da cultivar autoctone come Carboncella, Leccino e Rosciola, è noto per il suo profilo fruttato, armonico e leggermente piccante. 

Insieme ad altri oli è stato uno dei primi fregiarsi della Denominazione di Origine Protetta (DOP)prestigioso riconoscimento europeo ottenuto nel 1995.

Roma, Torino, Milano: le tappe gastronomiche

Di seguito i 20 ristoranti selezionati che offriranno al pubblico l’occasione di conoscere da vicino i due extravergine. 

Roma

  • Apuleius (Via del Tempio di Diana 15.
  • Giggetto a Portico d’Ottavia (Via del Portico d’Ottavia 21/a).
  • Fortunato al Pantheon (Via del Pantheon 55).
  • Ar Galletto (Piazza Farnese 104).
  • Amedeo (Via Principe Amedeo 16/18).
  • Osteria di Monteverde (Via P Cartoni 163).
  • Dar Nasone (Via Fezzan 24/26.
  • Zerosettantacinque (Via dei Cerchi 65).
  • Calice d’oro (Via Monte Beni 16).
  • Romantica (Via Emanuele Filiberto 52).
  • La locanda di Bacco (Via Flavia 32).
  • Cast Cinebistrot (Largo Marcello Mastroianni 1).
  • Trippa (via G Mameli 15/16).
  • La sol fa (Via G Sommeiller 19).
  • Angies (Piazza Mignanelli 21/a).
  • Romanè (Via Cipro 106).
  • Frontoni (Via Assisi 117).
  • Terre e Domus (Foro Traiano 82).

Torino

Te Pareva (Corso G Siccardi 15) 

Milano

Cacio e Pepe (Viale Giangaleazzo 3).

Fonti
Loghi dei Consorzi Olio di Roma IGP e Sabina DOP con indicazione del contributo MASAF e del Ministero dell’Agricoltura.

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