Quante sono le calorie del prosciutto cotto e cosa sapere prima di portarlo a tavola? Parliamo di uno degli affettati più amati e diffusi per la sua praticità e il sapore delicato. In media, 100 grammi apportano circa 200 kcal, ma la quantità può variare in base alla lavorazione e al contenuto di grassi. Rispetto alle calorie del prosciutto crudo quindi vince il premio di salume più leggero.
In particolare, il prosciutto cotto di alta qualità può contenere circa 330 calorie per 100 grammi mentre quello privo di grasso visibile 130-150 kcal/100 g.
Se, invece, ti stai chiedendo quante calorie ha una fetta di prosciutto cotto, sappi che una fetta sottile da 25 grammi fornisce circa 45 kcal. I valori nutrizionali del prosciutto cotto sono di tutto rispetto e lo rendono un alimento ricco di proteine (circa 19 g ogni 100 g), con un basso contenuto di carboidrati e una presenza moderata di grassi, specialmente nelle versioni più magre.
Inserito in un’alimentazione equilibrata, può essere una buona opzione per pasti leggeri, spuntini o panini veloci.
Quali sono le proprietà nutrizionali del prosciutto cotto?
Il panino con il prosciutto cotto è un must se sei al mare, in montagna o per un pranzo veloce. Dal punto di vista nutrizionale, è un salume, non un insaccato, che si ottiene dalla coscia disossata del maiale, privata di cotenna e tendini.
Non è solo una questione di calorie del prosciutto cotto. Parliamo di un alimento che è una buona fonte proteica: 100 grammi apportano tra il 19,8 e il 22,2% di proteine, con una percentuale variabile di grasso (dal 4,4 al 14,7%) a seconda della presenza della parte grassa visibile, con circa 6,2 g di colesterolo. Il resto è composto da acqua, una piccola quota di carboidrati (intorno all’1%) e sali minerali come potassio, ferro, sodio, calcio e fosforo, oltre a vitamine del gruppo B.
Grazie alla sua digeribilità e al buon contenuto di aminoacidi, è particolarmente indicato anche per chi pratica sport.
Va detto però che, come tutti i salumi, contiene anche diversi additivi come sale, latte in polvere, caseinati, polifosfati, nitriti e nitrati. Per questo è bene consumarlo con moderazione e preferire prodotti di qualità.
La composizione può variare in base a diversi fattori: dalla razza del suino alla sua alimentazione, dal tipo di allevamento alla tecnologia di lavorazione e alla durata della stagionatura.
Quanto prosciutto cotto puoi mangiare al giorno?
La quantità consigliata dipende dallo stile di vita, dal fabbisogno calorico individuale e da quanto frequentemente si consumano altri salumi o fonti proteiche.
In generale, le linee guida italiane per una sana alimentazione suggeriscono di limitare il consumo di salumi a 1-2 volte a settimana, scegliendo porzioni da circa 50-70 grammi per volta. Questo corrisponde a 2-3 fette sottili di prosciutto cotto.
Il motivo della moderazione non è tanto legato alle calorie (che sono relativamente contenute), ma alla presenza di sale, additivi e grassi saturi, che se assunti in eccesso possono avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare.
In un’alimentazione equilibrata, il prosciutto cotto magro può essere una valida alternativa proteica, soprattutto se scelto in versione magra e priva di conservanti aggiunti. L’importante è inserirlo con equilibrio, alternandolo a fonti proteiche più leggere come pesce, legumi e uova.
Il prosciutto cotto fa ingrassare?
Chi è a dieta può mangiare prosciutto cotto? Se scelto con attenzione e consumato nelle giuste quantità, può tranquillamente far parte di una dieta equilibrata. Non è di per sé un alimento che “fa ingrassare”, tutto dipende da quanto, come e in che contesto è inserito nella giornata alimentare.
Le calorie del prosciutto cotto tutto sommato sono moderate, infatti, 100 grammi di cotto apportano circa 200 kcal, con un buon contenuto di proteine e una quantità variabile di grassi, soprattutto se è presente la parte visibile. Inoltre, è facilmente digeribile, pratico e sazia a lungo, il che può aiutare a controllare la fame.
In una dieta dimagrante si consiglia di limitarne il consumo a 1-2 volte a settimana.
Quindi no, il prosciutto cotto non fa ingrassare, a meno che non lo si mangi in eccesso o abbinato ad altri alimenti troppo calorici.
Calorie del prosciutto cotto: meglio crudo o cotto?
Sul fronte delle calorie, il prosciutto cotto è leggermente più leggero: circa 200 kcal per 100 g, contro le 320 kcal del prosciutto crudo San Daniele. Una differenza minima, che da sola però non basta a determinare la scelta migliore.
Se soffri di pressione alta, è preferibile il prosciutto cotto, perché contiene meno sale rispetto al crudo. Al contrario, in caso di colesterolo alto, può essere più indicato il prosciutto crudo, soprattutto quello di Parma DOP che contiene acido oleico, un grasso buono noto per aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo.
In ogni caso, come tutti i salumi, è bene non eccedere. La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) consiglia una porzione settimanale di circa 50 grammi, pari a 3-4 fette, da inserire in una dieta varia e bilanciata.
Conclusioni
Le calorie del prosciutto cotto sono accettabili nonostante sia un salume. E’ un alimento pratico, gustoso e facilmente digeribile, che può trovare spazio anche in un’alimentazione sana ed equilibrata. Ricco di proteine e con un contenuto calorico moderato, è adatto a pasti veloci o spuntini leggeri, soprattutto se si sceglie una versione magra e di buona qualità.
Come tutti i salumi, va consumato con moderazione, tenendo conto del contenuto di sale e altri additivi per la conservazione.
Fonti
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia (BDA).
- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.