Sommario
Piccoli musei particolari nella valle del Tevere
Gli โovi pintiโ di Civitella del Lago a onorare lโantica tradizione pasquale di dipingere le uova (www.ovopinto.it); le auto dโepoca tirate a lucido dei musei di Amelia (https://asimusei.it/museo/collezione-traguardo/) e Bagnoregio (www.museotaruffi.it) dedicati a due grandi dei motori, Rinaldo Tinarelli e Piero Taruffi; i mosaici di epoca romana alla base del cinquecentesco Palazzo Venturelli, che impreziosisce il centro storico di Amelia, nel quale con un elegante allestimento si omaggia anche la coltivazione della vite; il contrappunto vecchio-nuovo della produzione dellโolio nel museo della famiglia Bartolomei a Montecchio, dedicato a tutto ciรฒ che gira intorno alla sacra pianta dellโolivo (www.oleificiobartolomei.it).
Il Circuito โฆ condito ad arte
Eโ stato simpatico, allegro e ricco di spunti culturali ed enogastronomici โIl Circuito โฆ condito ad Arteโ organizzato nellโaprile scorso dalla rete di questi piccoli musei gestiti da appassionati, spesso solo su base volontaria (www.retemuseiumbrialazio.it). Un modo originale per visitare un territorio verdissimo, punteggiato da borghi silenziosi e ricchi di storia, che al centro dellโItalia racchiude la valle del Tevere tra le province di Terni e Viterbo e che ha in Civita di Bagnoregio la sua localitร piรน nota. Unโesperienza davvero speciale, perchรฉ โIl Circuitoโ รจ stato fatto a bordo di auto dโepoca, tra le quali un โDuettoโ rosso fiammante che mi ha ricordato immediatamente quello, indimenticabile, del film โIl laureatoโ.
A casa del capitano di ventura
Un saliscendi rombante con soste subentranti e incontri ravvicinati inimmaginabili, come quello con il capitano di ventura Bartolomeo dโAlviano, uomo dโarmi e ingegnere militare, impregnato di cultura umanistica, che nel 1470, su alcune preesistenze, rimaneggiรฒ radicalmente il castello fortificato di Alviano dove pare dimori qualche fantasma. E cosรฌ, accompagnati dalla spumeggiante storica dellโarte Monica, ci si perde tra sale affrescate e reperti della civiltร contadina, per poi scoprire che San Francesco, raffigurato nella cappella del maniero, predicรฒ in queste terre e qui compรฌ il miracolo delle rondini!
Fichi, scorze dโarancia e cioccolato
Menzione speciale meritano Debra e Ruggero del Casale Prato delle Coccinelle, dominato dal castello di Guardea e affacciato sullโoasi naturalistica del WWF di Alviano. Un posto che รจ un invito alla meditazione, senza trascurare i piaceri del gusto, dovโรจ possibile soggiornare in un ambiente familiare e raffinato al tempo stesso. Qui abbiamo assaggiato due straordinari prodotti del territorio: lโolio extravergine di oliva โLโInfinitoโ, verace espressione della terra umbra, e i โFichi Girottiโ di Amelia, che dal 1830 deliziano il palato con la loro โimbottituraโ a base di scorzette dโarancia spolverate di cioccolato e frutta secca.
Germanico, chi era costui?
Per quanti come me ricordano poco la storia dellโantica Roma, questo nome al massimo evoca un qualche personaggio vissuto un poโ di anni fa. Difficilmente potremmo ricordare che fu un grande generale, adottato da Tiberio, candidato a essere imperatore e morto prematuramente in Turchia a soli 34 anni.
Una statua scoperta per caso
Ma perchรฉ questi dettagli storici? Perchรฉ ad Amelia, amena cittadina umbra, sono in corso le celebrazioni del bimillenario dalla sua morte (www.bimillenariogermanico.it). E perchรฉ proprio ad Amelia? Qui, nel pregevole museo civico archeologico, รจ custodita lโimponente statua bronzea di Germanico risalente al I secolo d.C., alta poco piรน di 2 metri e rinvenuta in frammenti nel 1963 un poโ fuori dalla cinta muraria antica. Questo bronzo รจ davvero notevole per dimensioni, espressivitร e decorazioni, tanto da poter competere con mirabili esemplari della statuaria greca, quale il Pugile in Riposo che si puรฒ ammirare a Roma nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, a due passi dalla stazione Termini.
In mostra da ottobre al prossimo gennaio
Lโallestimento multimediale di Germanico รจ particolarmente coinvolgente; un modo accattivante per far rivivere ai visitatori lโepopea del valoroso generale e il fascino del ritrovamento della sua statua. Bene dunque ha fatto la cittร di Amelia a dare risalto al bimillenario, in occasione del quale ci sarร anche la mostra multisensoriale โGermanico Cesare a un passo dallโimperoโ, che dal 10 ottobre 2019 si protrarrร fino al 31 gennaio 2020. Unโoccasione piรน unica che rara per visitare questo piacevole centro, ricchissimo di siti di interesse artistico e naturalistico; per citarne solo alcuni, ricordiamo il settecentesco Teatro Sociale, tutto in legno al suo interno, e lโantica via Amerina.
Lugnano in Teverina e la Collegiata
Spostandoci di una decina di chilometri, in uno dei โborghi piรน belli dโItaliaโ, Lugnano in Teverina, ci attende un altro tesoro sconosciuto ai piรน: la romanica Collegiata di Santa Maria Assunta, sobria nelle sue armoniose proporzioni, allusiva nella sua simbologia medievale e impreziosita allโinterno da elementi cosmateschi, dei quali il massimo esempio รจ il pavimento. Un gioiello al centro di questo paese, dovโรจ possibile lasciare un segno di sรฉ adottando una delle piante del โCampo di raccolta e valutazione delle risorse genetiche di olivoโ, la cui biodiversitร , con oltre trecento varietร , รจ oggetto di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un dovuto omaggio a una delle piรน significative colture del bacino del Mediterraneo che disegna il paesaggio e insaporisce la tavola della terra umbra.
Montefalco e il Sagrantino
In ottobre tutta lโUmbria diventa piรน bella con i colori dellโautunno e le innumerevoli tentazioni enogastronomiche, oltre che culturali.
Una localitร che si distingue per la produzione di grandi vini รจ Montefalco. La chiamamo โRinghiera dellโUmbriaโ per lโinvidiabile posizione da cui domina la valle che da Perugia si distende fino a Spoleto. Da anni chi dice Montefalco dice Sagrantino, vitigno probabilmente autoctono, comunque coltivato in questo territorio da secoli. Ma non si vive di solo vino e Montefalco, tra le sue varie bellezze, offre anche un gioiello della pittura del โ400: la storia della vita di San Francesco affrescata da Benozzo Gozzoli nellโabside centrale della ex chiesa dedicata al nostro Santo patrono, diventata Pinacoteca Comunale.
Benozzo Gozzoli e Perugino
Questo suggestivo ciclo pittorico vale da solo una visita, ma non รจ il solo capolavoro che potrete ammirare nella patria del Sagrantino: nella stessa chiesa Benozzo si espresse al meglio anche con un finto polittico nella cappella di San Girolamoโฆ Per non parlare del Perugino, che non volle trascurare questa bella cittadina. Al di lร dei singoli monumenti, lโatmosfera di Montefalco รจ particolarmente piacevole e rilassante, con il borgo medievale custodito dalle mura perfettamente conservate e alcuni scorci panoramici che ci riconciliano con il mondo.
I musei di Torgiano
A qualche decina di chilometri potrete raggiungere unโaltra punta di diamante dellโenologia umbra: Torgiano, dove, grazie alla famiglia Lungarotti, si possono ammirare due interessanti musei (www.lungarotti.it). Uno, il MUVIT, รจ dedicato al vino e ha sede nel palazzo Baglioni del XVII secolo; lโaltro, il MOO, รจ ispirato allโolio e alla sua pianta, lโolivo. Entrambi sono meritevoli di una visita, non solo per gli aspetti tecnici, ma anche per quelli culturali e artistici legati a questi due capisaldi della nostra storia enogastronomica. Particolarmente accattivanti i percorsi ideati allโinterno dei due musei; nel caso del MOO, ad esempio, lโolio diventa una guida perfetta sulle strade dellโalimentazione, della cosmesi, della religione, dellโenergia e di altro ancora.
Relax di qualitร
Se avete un poโ di tempo, consigliamo di fermarvi, anche solo per un pranzo, al Wine Resort de โLe Tre Vaselleโ, che la famiglia Lungarotti gestisce da molti anni con discrezione, raffinatezza e semplicitร ; avrete lโoccasione di vivere qualche ora in assoluto relax, sentendovi come a casa vostra, solo forse un poโ piรน coccolati.