Lava i calamari sotto l'acqua corrente e separa il corpo dalla testa. Pulisci i calamari togliendo le viscere, staccando le alette esterne, svuotando le sacche ed eliminando occhi e becco. Poi, aiutandoti con un coltellino affilato, togli la pelle.
Ora procedi con il taglio. Taglia il corpo a rondelle e le alette a striscioline. Lascia asciugare bene ogni pezzo su un panno e passa alla lavorazione dei pomodori.
Lava i pomodorini scelti piccadilly, ciliegini, pachino o piennolo, dal sapore intenso, asciugali, tagliali a metà e mettili da parte.
In una padella antiaderente, metti un bel giro di olio extravergine di oliva e lascia a rosolare dell’aglio a spicchi interi e del peperoncino rosso fresco sminuzzato.
Quando l’aglio si sarà leggermente dorato, toglilo e versa i calamari e mescola bene. Falli insaporire a fiamma vivace e poi sfumali con del vino bianco secco, che lascerai evaporare un paio di minuti, poi aggiusta di sale fino e un po' di pepe nero.
Aggiungi ora i pomodorini lasciati da parte e mescola. Fai andare a fuoco basso finché il sughetto di calamari e pomodorini non si addensa. Ricorda che i calamari diventano morbidi dopo almeno 20-25 minuti di cottura.
In una pentola capiente porta a bollore l’acqua, salala e versa la pasta. Per un piatto della tradizione usa i paccheri o i mezzi paccheri o meglio ancora le calamarate, un antico formato a forma di anello identico alle rondelle di calamaro.
Quando sono arrivati al 70% del tempo di cottura, scolali senza gettare l’acqua. Versa la pasta nel sugo caldo e falla saltare aggiungendo al bisogno poca acqua di cottura. Deve mantecare, come una risottatura, questo la rende corposa e condita in modo perfetto.
A fine cottura spolverizza con abbondante prezzemolo fresco tritato e, se ti piace, un po’ di scorza di limone grattugiata e servi la pasta con calamari ben calda.