Quando non si riesce a portare a termine un obiettivo si entra spesso in un circolo vizioso doloroso, dove si alternano sensi di colpa, senso di inefficacia personale, tristezza, fallimento. La conseguenza diretta è quella di ingozzarsi perché mangiare tende ad alleviare quel senso di frustrazione. Questo comportamento, però, diventa nuova fonte di frustrazione.
È fondamentale imparare a riconoscere il momento in cui si prova un’emozione sgradevole. Ecco alcune tecniche che si possono usare per controllare questi momenti.
- fare un diario psiconutrizionale. Uno strumento che ti aiuta a mettere ordine nel tuo menù quotidiano e a capire quali sono i momenti in cui la forza di volontà viene meno.
- Tenere sotto controllo gli stimoli che portano a sgarrare. Anche in questo caso ci sono dei “trucchetti” da usare: fare la spesa a stomaco pieno e con una lista preparata; evitare il reparto dei dolci o dei cibi/tentazione; non comprare cibi pronti; non lasciare cibo in vista e conservarlo in contenitori opachi; mettere le tentazioni in luoghi difficilmente accessibili, preparare porzioni di cibo singole e così via.
- Fare una lista di cose da fare che possano distrarre la mente dalla tentazioni. Devono essere attività non legate al cibo, come una telefonata ad un amico, leggere un libro, fare una passeggiata. Parallelamente, fare una lista di frasi che possano incoraggiarci: passerà questo momento, il cibo non è un’emergenza, posso farcela ecc.
- Riconoscere le emozioni che ci portano alle tentazioni, che siano negative (rabbia, frustrazione, delusione) ma anche positive (festeggiare una ricorrenza, arrivare a un obiettivo agognato, passare una serata conviviale con gli amici) e applicare alcune delle tecniche a questi momenti.