La fame incontrollabile di dolce può essere dovuta ad una sorta di disregolazione emotiva, per cui quando si sperimenta un’emozione dolorosa, come può essere un senso di frustrazione, di ansia, di tristezza, si scatena la ricerca impulsiva di una risposta veloce ed efficace che risolva il problema. Questa risposta illusoria e dannosa è il cibo. Ma la domanda da porsi è: cosa c’entra il cibo con tutto questo?
Per trovare una risposta davvero efficace e soprattutto non controproducente a un malessere bisogna cercare la risposta in altro. Innanzitutto imparare a riconoscere qual è l’emozione che si cela dietro quella smania di cibo (è cosi che si chiama) e gestirla in maniera più congrua.
Se ci si sente tristi, ad esempio, si può chiamare un’amico, fare una passeggiata, guardare un bel film. In poche parole, nutrisi di esperienze piacevoli piuttosto che di cibo.
Poi, nella pratica, basta tener presente che le smanie di cibo iniziano a diminuire nel momento in cui si decide di NON avere assolutamente intenzione di trasgredire la dieta. Aumentano, invece, quando si è indecisi. È una fase che dura al massimo 5-10 minuti, per cui, resistere per quel tempo, tenendosi occupati in qualcosa di piacevole: in questo modo questa spiacevole sensazione passerà presto.
Se torna, è assolutamente necessario comportarsi allo stesso modo, e così tutte le volte che se ne affaccia una: pian piano ne verranno sempre meno e saranno sempre più gestibili.


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Last Update: 9 Maggio 2020