Gli attacchi di panico, così come l’ansia eccessiva, dipendono da un modo controproducente di pensare che porta a catastrofizzare l’idea che ci facciamo di determinati eventi. Eventi che di per sé non hanno nulla di oggettivamente pericoloso, ma che per il soggetto in questione lo diventano.
Tutto dipende dai pensieri che la mente produce relativamente al salire su una macchina o su un autobus, quando si realizza di non avere il controllo di quel mezzo. Il bisogno di controllo è uno dei nemici della tranquillità. Non è possibile tenere tutto sotto controllo, è necessario accettare l’idea che esiste una porzione di cose, situazioni, di vita, che non si possono controllare. Nessuno di noi può farlo e, in quei casi, il soggetto deve imparare ad affidarsi agli altri.
Per far questo, è bene imparare a modificare i pensieri controproducenti dai quali scaturisce l’ansia. Il suggerimento è di effettuare alcuni incontri di psicoterapia, possibilmente cognitivo comportamentale. Grazie a questi si può modificare il modo di pensare a questi eventi in modo tale, finalmente, da andare in giro senza difficoltà.
Le gocce di erboristeria possono aiutare, ma se ci si accorge che non hanno effetto, è necessario chiedere al medico curante di prescrivere un farmaco ansiolitico per i momenti più duri.


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Last Update: 8 Maggio 2020