Rispetto alla condizione di ipotiroidismo, è possibile seguire alcuni suggerimenti nutrizionali specifici. Inoltre, è opportuno prestare particolare attenzione a due micronutrienti: lo Iodio e il Selenio. Per proteggere la salute della ghiandola tiroidea è fondamentale seguire non solo indicazioni mediche e farmacologiche, quando necessarie, ma anche una sana ed equilibrata alimentazione. Lo Iodio è un minerale essenziale per tale organo e in caso di ipotiroidismo il suo apporto deve essere incrementato. È presente nella maggior parte degli alimenti: proprio per questo, generalmente, è sufficiente avere una dieta varia per raggiungere il suo fabbisogno giornaliero. È dunque opportuno aumentare il consumo dei cibi che ne sono particolarmente ricchi:
- Sale iodato: da sostituire al sale comune, prestando attenzione però a rispettare il quantitativo giornaliero previsto per i soggetti adulti di massimo 3-5 g (1 cucchiaino) a causa del rischio di malattie cardiovascolari. L’OMS raccomanda di non superare 5g/die.
- Pesce di mare (in particolare quello azzurro es. sgombro, alici, sardine, acciughe etc.) da consumare circa 3 volte a settimana e crostacei (es. gamberi, granchi, aragoste etc.) 1 volta a settimana. Sono gli alimenti maggiormente ricchi di Iodio.
- Uova: non eccedere con il consumo poiché ricche di colesterolo.
- Carne e latte: contengono quantità importanti di Iodio, anche se inferiori rispetto al pesce possono rappresentare una valida alternativa.
- Vegetali e frutta: da assumere circa 5 porzioni al giorno (3 di verdura e 2 di frutta). Apportano discreti quantitativi di tale minerale, sebbene inferiori rispetto alle altre tipologie di alimenti. Sono alimenti imprescindibili per una corretta e sana alimentazione.
- Frutta secca a guscio (es. anacardi, noci, pistacchi etc.): da consumare con moderazione essendo alimenti molto calorici.
Il Selenio, oltre allo Iodio (costituente fondamentale degli ormoni tiroidei), è l’altro micronutriente indispensabile al corretto funzionamento di questa ghiandola endocrina. Esso è contenuto in diversi tipi di alimenti quali:
- Pesce azzurro;
- Organi degli animali;
- Carne rossa;
- I prodotti lattiero-caseari;
- I cetrioli, i ravanelli, l’aglio, la cipolla etc. sono fonte di Selenio; negli alimenti di origine vegetale, però, il contenuto è influenzato dalle caratteristiche del terreno dove vengono coltivati.
Oltre al regime alimentare seguito, è estremamente importante adottare uno stile di vita corretto che permette di mantenersi in forma e di migliorare anche eventuali altre patologie di cui si soffre. È dunque opportuno praticare dello sport e, in generale, mantenersi attivi il più possibile (es. fare le scale al posto di prendere l’ascensore, limitare l’uso della macchina e andare in bicicletta o anche semplicemente svolgendo una camminata di 20-30 min al giorno).


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Last Update: 17 Aprile 2020