In caso di intolleranze, la dieta va valutata col proprio medico curante. Solo un professionista infatti, conoscendo il completo quadro clinico, può dare suggerimenti per i casi specifici. Specie per l’abolizione di latte e derivati, eliminando totalmente la categoria di alimenti, si possono rischiare carenze. La più grave è quella di sali minerali importanti come il calcio, fondamentale soprattutto per le donne.
È bene quindi che il medico di fiducia valuti se può essere sufficiente integrare l’eliminazione di questi alimenti. Un valido aiuto è il consumo regolare di parmigiano o grana (almeno 30 g al giorno). Dal punto di vista calorico e proteico i latticini possono essere sostituiti con soia e derivati (latte e yogurt di soia, tofu, ecc) ma è importante valutare anche gli altri apporti nutrizionali.