Esistono delle indicazioni nutrizionali generali relative alla colite, tuttavia, vi è una tolleranza individuale rispetto ai vari alimenti. Dunque, i cibi “non idonei” che possono aggravare la sintomatologia non sono gli stessi per tutti i soggetti. Gli alimenti integrali e le fibre (il fabbisogno è di circa 25-30g/die) ad esempio, solitamente rientrano tra le tipologie di cibi consigliati. In questo caso, però, possono sia migliorare la condizione che peggiorare il quadro sintomatologico. Proprio per tale motivo è necessario valutare attentamente il piano alimentare più opportuno alle proprie esigenze, che dovrà essere elaborato da un esperto in nutrizione sulla base delle indicazioni fornite dal medico curante. Raccomandazioni eccessivamente generiche rischiano di non sortire gli effetti voluti. Va sottolineato, inoltre, che le varie indicazioni dietetiche non sono sempre le stesse ma variano durante la fase acuta del disturbo.
Alimenti consigliati e indicazioni comportamentali:
- In generale sono da preferire le pietanze semplici. Quando si cucina è bene non aggiungere grassi.
- Pasta, riso, orzo, pane tostato e fette biscottate sono generalmente alimenti ben tollerati in tale condizione.
- Pesce, circa 2-3 volte a settimana, da preferire le tipologie a basso contenuto di grassi. Da cucinare possibilmente al vapore, al forno, o lesso.
- Carni, circa 2-3 volte a settimana. Sono da preferire i tagli magri e senza grasso visibile, meglio se cotta al forno, in umido o ai ferri.
- Yogurt e alimenti probiotici in genere. Possono avere un’azione positiva sulla floraintestinale.
- Frutta, 2-3 frutti di medie dimensioni (150g circa) al giorno. Il tipo di frutto è da scegliere in base alla tollerabilità personale, solitamente meglio mele e mirtilli.
- Verdura. È ricca in fibre, che svolgono un’azione positiva per l’organismo poiché favoriscono la peristalsi e quindi il transito intestinale. Quelle consigliate in caso di colite generalmente sono le carote, i cetrioli e i finocchi. È necessario però valutare la tolleranza individuale.
- Acqua. Bere almeno 1,5-2 litri/die, da preferire oligominerale naturale. È fondamentale garantire all’organismo una buona idratazione e un corretto equilibrio idrico. Infatti, esso consente una regolare evacuazione e una consistenza morbida delle feci (soprattutto se si soffre di stipsi).
- Consumare il pasto in tranquillità, mangiando lentamente e masticando con calma i bocconi.
- Avere un regime alimentare quanto più equilibrato possibile, evitando gli squilibri nutrizionali e di saltare i pasti.
- Cercare di limitare il più possibile i fattori di stress o imparare a gestirli in maniera più opportuna è una delle strategie migliori contro la colite. È dunque importante trovare dei momenti per attività piacevoli e rilassanti.
- Leggere le etichette nutrizionali prestando particolare attenzione al contenuto di grassi, che in caso di colite deve essere limitato.
- Rendere lo stile di vita più attivo in generale. Svolgere dello sport, inizialmente con un’intensità moderata, per poi incrementarla gradualmente. L’attività fisica aiuta ad attenuare i sintomi e ha effetti positivi anche a livello intestinale, stimolandolo ad avere una più regolare motilità fisiologica.
- Evitare il fumo poiché ha un’azione nociva a livello delle mucose dell’organismo.
Alimenti da consumare con moderazione o da evitare:
- Tra gli alimenti da limitare o evitare, in quanto normalmente peggiorano i sintomi della colite, vi sono: carni grasse, pancetta, pesci grassi, formaggi fermentati, salse elaborate (es. ketchup, maionese, senape, etc.), cioccolato, dolcificanti (es. il sorbitolo, il fruttosio etc.).
- Bibite gassate, caffè, tè, Coca Cola, Red Bull (gli energy drink in generale) e le bevande contenenti caffeina.
- Evitare condimenti come burro, strutto, lardo, panna, margarine e altri cibi ricchi di grassi come le fritture, i dolci farciti, la pasticceria elaborata, la marmellata etc. poiché possono rallentare la digestione.
- Evitare il peperoncino, l’aglio, il pepe e tutte le spezie piccanti in generale, perché possono avere un’azione irritante.
- Tipi di frutta sconsigliati: pere, pesche, prugne, uva passa etc. solitamente non è indicata neanche la frutta acerba.
- Tipi di verdura sconsigliati: peperoni, cavoli, carciofi, spinaci, rucola, cipolla, sedano, spinaci etc.
- I legumi (es. ceci, fagioli, piselli etc.) rientrano nella categoria di alimenti che devono essere consumati con moderazione poiché stimolano la produzione di gas a livello addominale e quindi il meteorismo.
- Gli alimenti integrali o ricchi di fibra sono a rischio.
- Il latte, soprattutto se intero, è considerato un alimento a rischio, il suo consumo è da limitare soprattutto in caso di intolleranza al lattosio.
- Limitare gli alimenti ricchi di sale (es. dadi per brodo, insaccati, alimenti precotti industriali etc.).
- Evitare o abolire il consumo di alcolici e superalcolici.
- Per tutti gli alimenti è necessario valutare la tolleranza individuale.


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Last Update: 16 Aprile 2020