Quando si parla di “educazione”, è importante che entrambi i genitori tengano lo stesso “stile educativo” nei confronti dei propri figli. Se suo marito ha uno stile più autoritario e lei invece uno un pò più permissivo, c’è il rischio di creare confusione nei messaggi che arrivano ai vostri figli con l’inevitabile conseguenza che “ha più potere” colui che viene percepito come più minaccioso. I figli hanno bisogno di punti fermi cui fare riferimento.
In secondo luogo, è necessario dare loro delle regole fornendogli però una motivazione chiara e comprensibile per loro sul perché si danno. Ad esempio, prima di giocare alla wii, devi avere rimesso le tue cose in ordine perché è importante tenere bene le proprie cose”). Invece, laddove vengono infrante, far seguire dei rimproveri chiari e decisi.
Punirli o minacciarli, serve a poco: non è con la punizione né con le minacce che si ottiene il loro rispetto.
Dal punto di vista del bambino, i genitori sono percepiti come persone affidabili e fonti di sicurezza. Laddove sono capaci di dimostrargli:
- calore e approvazione,
- fissare dei limiti ben precisi e di farli rispettare senza mai però minare l’affetto (es. non dire mai loro “mi hai deluso”)
- ascoltarli
- ignorare le birichinate meno gravi (punirli solo per “fatti gravi”),
- permettergli di scegliere e di sbagliare senza dargli giudizi negativi (es. “sei cattivo”; “non capisci niente”) che hanno solo l’effetto di minare la sua autostima.


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Last Update: 28 Aprile 2020