Le motivazioni per cui un bambino non vuole più fare i compiti potrebbero essere tantissime e diverse tra di loro. Il mio consiglio, perciò, è quello di capire cosa gli stia succedendo, prima di intervenire.
Cercherei di comprendere, sia da lui stesso, attraverso delle domande e attraverso l’osservazione del suo comportamento, sia dagli insegnanti che periodo sta attraversando, per capire se sia successo qualcosa che abbia turbato il suo equilibrio.
Osserverei, inoltre, se questo suo “problema” si mantenga anche durante il periodo estivo oppure se si risolva “magicamente”.
Questo potrebbe essere utile in quanto segnale chiaro che il disagio è circoscritto all’ambito scolastico. Se così fosse, approfondirei la questione facendola presente a scuola.
Finché non si comprende ciò che sta alla base del rifiuto nel fare i compiti, è inutile intervenire con atteggiamenti ricattatori o intimidatori.
Infatti, questi potrebbero accentuare il senso di frustrazione che forse il bambino già percepisce, pur non essendo consapevole neppure lui di cosa gli stia accadendo. Perciò è necessario mantenersi in un atteggiamento di osservazione attiva senza trarre conclusioni affrettate.


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Last Update: 28 Aprile 2020