In questi casi, aggredire l’adolescente non è la soluzione migliore, non porterebbe a niente se non ad una sua chiusura.
Per prima cosa, sarebbe utile potersi avvicinare a lui cercando di entrare un po’ più dentro a quello che è il suo mondo, un mondo di un adolescente alla ricerca disperata di una propria identità.
Ciò potrebbe essere realizzabile, attraverso un dialogo aperto libero dal giudizio senza opprimerlo etichettando i suoi comportamenti come giusti/sbagliati, ma spinta da un autentico desiderio di conoscerlo di più.
Entrare nel suo mondo le permetterà di trovare la “chiave” giusta per accedere a quella porta nascosta dove i ragazzi tengono i loro segreti più intimi, le loro paure, i loro “piccoli” mostri con cui ogni giorno sono costretti a scontrarsi trovando spesso armi non adatte. O, ancora peggio, disfunzionali ma pur sempre mezzi per poter affrontare le loro battaglie.
Credo che il soggetto adolescente abbia bisogno di nuovi strumenti ma, prima di lasciare quelli vecchi, necessita di saper e sentire che qualcuno sta al suo fianco e che combatte con lui.


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Last Update: 28 Aprile 2020