È di qualche giorno fa la notizia che dieci operai, che lavoravano nel cantiere per il raddoppio ferroviario della linea Palermo-Messina, sono finiti in ospedale dopo aver mangiato a mensa. Tre di loro sono in terapia intensiva e si sospetta una intossicazione da botulino.
Ennesima conferma della pericolosità e della diffusione della malattia. Infatti, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Italia è il paese europeo col più alto numero di casi di botulismo.
Cos’è il botulismo
Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità “il botulismo è una malattia neuro-paralitica causata dalle tossine dei clostridi produttori di tossine botuliniche.
Questi microrganismi sono ubiquitari e si possono ritrovare, principalmente sotto forma di spora, in molteplici ambienti come il suolo, i sedimenti marini e lacuali, il pulviscolo atmosferico e gli alimenti”. Nella sostanza si tratta di un vero e proprio avvelenamento.
Infatti, il botulino è considerato il più potente veleno naturale finora conosciuto.
Esistono tre forme principali di botulismo:
- alimentare, causato dall’ingestione di alimenti contaminati con le tossine botuliniche;
- infantile, conseguente alla temporanea colonizzazione dell’intestino dei lattanti sotto l’anno di vita;
- da ferita, conseguente allo sviluppo di C. botulinum e alla conseguente produzione di tossine in ferite infette.
Conserve alimentari fatte in casa: i consigli per prevenire il botulismo.

Botulismo: sintomi
La forma più diffusa è quella alimentare. Quando si manifesta può essere confuso con altri disturbi dell’apparato gastrointestinale.
Per questo è molto importante una diagnosi in tempi brevi. La sintomatologia può variare da forme lievi, facilmente curabili, a forme più gravi che possono essere letali.
I sintomi più comuni sono:
- annebbiamento e sdoppiamento della vista;
- dilatazione delle pupille;
- difficoltà a mantenere aperte le palpebre;
- problemi nell’articolazione della parola;
- deglutizione difficoltosa;
- secchezza della bocca e delle fauci;
- stipsi;
- ritenzione urinaria;
- nelle forme più gravi, insufficienza respiratoria.
Dove si annida il pericolo e come difendersi
La maggior parte dei casi di botulismo è legata alle conserve fatte in casa.
L’ISS rivela che gli alimenti più a rischio sono:
- olive nere in acqua
- conserve di funghi sott’olio, di cime di rapa, di carne e di pesce (soprattutto tonno).
Queste ultime fortemente sconsigliate. Quindi, per essere certi di consumare cibi non contaminati, è necessario seguire regole ben precise.
Tra queste, la più importante è la pastorizzazione, un trattamento termico che consiste nell’immergere il vasetto, pieno e chiuso ermeticamente, in acqua e poi portare a bollore.
Vista la grande diffusione della pratica nel nostro paese, L’Istituto superiore di Sanità ha approntato un apposito vademecum con le Linee guida per la preparazione delle conserve domestiche, dai sottolii ai sottaceti, fino alle marmellate e alle confetture, per evitare brutte sorprese e consumare alimenti in piena sicurezza.
Fonte: ISS.
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