Sommario
Gli agretti, chiamati anche barba di frate, lischi o rospici, sono erbe acidule ricche di proprietà benefiche.
Rinfrescanti, diuretici, depurativi e remineralizzanti, gli agretti sono il contorno primaverile perfetto per chi ha voglia di coniugare salute, benessere e gusto.
Con solo 17 calorie per 100 grammi, le barbe di frate sono tra gli alimenti “light” più ricchi di sostanze benefiche come sali minerali, vitamine, antiossidanti e bicarbonato di sodio.
Puoi trovare gli agretti in commercio da marzo fino a maggio/giugno quindi, approfitta della loro presenza, purtroppo breve, nella stagione che ci accompagna verso l’estate per mantenerti in forma con gusto!
Gli agretti sono ricercati per il loro tipico sapore lievemente acre e per la loro gradevole consistenza carnosa che li rende adatti per un sostanzioso piatto di verdura da contorno.
Normalmente vengono preparati lessati e conditi semplicemente con olio extravergine di oliva, una presa di sale e una spruzzata di limone.
Ma serviti crudi possono anche arricchire composizioni di verdure miste.
Agretti: cosa sono
Gli agretti, in Italia, sono conosciuti con molti altri nomi, diversi per ogni regione. Infatti, vengono chiamati:
- Barba di frate
- Barba del Negus
- Riscoli
- Lischi
- Liscari
- Rospici
- Roscani
- Arescani.
In certe zone vengono anche detti “Finocchi di mare”, “Bacicci” e “Senape dei monaci”. Ma il loro vero nome, quello scientifico, è “Salsola soda L.”.
Quindi, il genere Salsola appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae e comprende circa 120 specie. Sono piante erbacee o arbustive presenti nelle regioni temperate e subtropicali dell’Europa, dell’Asia, dell’Africa e del Nord America.
Ma, solo alcune specie di Salsola vengono utilizzate come alimento e tra queste troviamo proprio la Salsola soda.
- Vaporiera con capacità totale di 10.5l
- Serbatoio dell’acqua da 1.3 litri
- Timer di 60 minuti con avviso sonoro
Agretti: valori nutrizionali
Ricchi di vitamine e sali minerali, gli agretti contribuiscono a mantenere il nostro organismo in uno stato di benessere. Alto è il contenuto di potassio, magnesio e ferro, come notevole la quantità di vitamine, in particolare la B9.
Un altro motivo per cui gli agretti sono amici della salute è che sono ricchissimi di acqua: alleati della buona circolazione, aiutano anche a contrastare la cellulite.
100 g di agretti hanno 17 kcal e contengono questi nutrienti:
Tutti i benefici degli agretti
Molti studi scientifici hanno dimostrato che gli agretti possiedono sostanze nutritive utili per il benessere del nostro organismo. Infatti, varie specie di Salsola sono state utilizzate con efficacia nel trattamento dell’ipertensione e per i loro effetti ipoglicemici.
I composti che conferiscono queste proprietà agli agretti sono i flavonoidi, gli acetofenoni, i cumarinici e gli steroli. Ugualmente importante è la presenza di altre sostanze, come gli alcaloidi semplici della tetraidroisochinolina (TIQ).
Ma, ultimamente la ricerca si è concentrata molto sui TIQ in quanto sembra che possiedano importanti proprietà: influenzano il sistema nervoso vegetativo, mostrano una citotossicità potente e spesso selettiva (sfruttabile in terapie antitumorali) e hanno, infine, potenziali antimicrobici, antimalarici, antivirali e anti-HIV.
Vediamo quali sono le proprietà che la medicina naturale e la nutraceutica attribuiscono oggi agli agretti.
Depurativi e diuretici
Gli agretti hanno un forte effetto purificante per il nostro organismo: aiutano a eliminare le tossine e, secondo la medicina tradizionale cinese, a purificare il sangue. Questa proprietà sarebbe dovuta alla grande quantità d’acqua, di fibre e di sali minerali che, insieme, hanno un ottimo effetto sulla diuresi oltre che sulla regolarità intestinale.
Lassativo naturale
Gli agretti sono una buona fonte di fibre alimentari, composti vegetali non digeribili che aiutano a rallentare il tempo di transito intestinale e ad aggiungere massa alle feci, stimolando la peristalsi e alleviando la stitichezza.
Azione antiossidante, anti-age e protettiva
Grazie all’ottimo apporto di vitamine (A, gruppo B, C, e K), gli agretti aumentano le difese del nostro organismo e lo proteggono dalle sostanze dannose come i radicali liberi. Inoltre, particolarmente elevato è il contenuto di vitamina C: ricordiamo però che il calore sprigionato in cottura la distrugge in gran parte.
Gli agretti sono ricchi anche di vitamine del gruppo B, in particolare della B9, o acido folico: sono preziosi quindi nella dieta delle gestanti. Le vitamine del gruppo B intervengono anche nella formazione dei globuli rossi e nel metabolismo di grassi, proteine e carboidrati.
La combinazione tra tiamina (B1) e acido folico (B9) interviene nella stimolazione dell’attività cerebrale e della concentrazione: gli agretti si rivelano così utili anche nella prevenzione dei disturbi della sfera cognitiva.
La grande quantità di provitamina A (betacarotene, precursore della Vitamina A) potenzia le difese del corpo e mantiene in salute il sistema cardiocircolatorio, l’apparato visivo e quello scheletrico.
Sali minerali benefici per ossa, denti e cuore
I sali minerali, presenti in gran quantità, sono davvero la carta vincente degli agretti:
- calcio aiuta a sviluppare ed irrobustire ossa e denti;
- ferro riduce l’affaticamento associato ad anemia ed interviene nella formazione dei globuli rossi;
- potassio aiuta, insieme al magnesio, a mantenere sotto controllo la pressione del sangue, permette la trasmissione degli impulsi nervosi, regola il battito cardiaco, combatte l’eccesso di sodio, mantiene il buon funzionamento delle cellule, regola la funzionalità dei reni e delle ghiandole surrenali.
Quindi, la combinazione dei minerali con le vitamine rendono poi gli agretti un alimento perfetto per gli sportivi. A mantenere in forma e in forza le nostre ossa ci pensa poi la vitamina K e il calcio in associazione alla clorofilla.
Tante fibre e pochi grassi: perfetti a dieta
Gli agretti, con 17 calorie per 100 grammi di prodotto, sono ottimi nelle diete ipocaloriche: contengono pochissimi carboidrati, i lipidi sono praticamente assenti e le fibre li rendono un alimento altamente saziante.
Agretti per la prevenzione dell’Alzheimer
Le proprietà antiossidanti e anti-colinesterasi degli alcaloidi presenti negli agretti sono oggetto di importanti ricerche scientifiche. Infatti, stanno studiando come ricavare da queste erbe dei farmaci naturali per il trattamento dell’Alzheimer.
Sembrerebbe che l’estratto di alcaloide di salsola colpisca non solo l’enzima già bersaglio delle correnti terapie, l’acetil colinesterasi, ma anche il butirrilico-colinesterasi, un bersaglio di recente scoperta medica.
Combattono l’ipertensione
Una recente ricerca scientifica sui prodotti antipertensivi naturali ha mostrato che alcuni composti presenti negli agretti potrebbero essere usati per normalizzare la pressione arteriosacome :
- terpenoidi
- alcaloidi
- tannini
- proantocianidine
- flavonoidi .
Agretti: controindicazioni
Non hanno controindicazioni particolari, soprattutto per chi segue un regime alimentare ipocalorico: sono costituiti in gran parte di acqua, contengono pochissimi carboidrati e i lipidi sono molto scarsi.
Ma un consumo eccessivo è sconsigliato a chi soffre di disfunzioni intestinali importanti: porzioni troppo abbondanti di agretti potrebbero causare fastidiosi dolori addominali.
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Agretti: come consumarli
Gli agretti vanno consumati freschi. Se conservati in frigo si deteriorano in breve tempo, al massimo in un paio di giorni. Prima di cucinarli, devono essere lavati accuratamente in quanto la parte più vicina alle radici, quella dove il colore verde scolorisce e diventa rossiccio, tende a trattenere la terra. Normalmente gli agretti vengono lessati.
Inoltre, la bollitura deve essere brevissima: sarebbe meglio preferire la cottura a vapore per preservare il più possibile integre le proprietà nutrizionali. Per mantenere il colorito brillante anche dopo la lessatura, bisogna provocare uno shock termico agli agretti immergendoli, appena cotti, in acqua ghiacciata.
Varietà
La salsola soda non presenta varietà e cultivar. La pianta è la medesima anche se il nome cambia a seconda della zona di coltivazione.
Come scegliere gli agretti
Al momento dell’acquisto, è importante assicurarsi che gli agretti siano freschi perché il loro ciclo vitale è molto breve e deperiscono velocemente. Gli agretti che troviamo sui banchi di vendita sono mazzetti di germogli freschi di Salsola soda.
Questi si devono presentare con le foglie aghiformi di un bel verde brillante, mentre la parte del fusto centrale, vicina alle radici, deve degradare prima al bianco e poi al rosso. Non devono esserci parti annerite e le foglie succulenti devono essere carnose e turgide.
Gli agretti compaiono sui banchi delle verdure ad inizio primavera e si trovano fino agli inizi di giugno.
- Toscana, con la Barba massese o la barba di prete o la scorza nera;
- Emilia-Romagna, con i Lischi o il Roscano o l’Agretto o il Bacicco o il Liscaro.
Usi alternativi
In passato la pianta di agretto veniva utilizzata per la produzione della sodacaustica, utile nella fabbricazione del vetro, dei saponi e per altre lavorazioni.
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Agretti in cucina: ricette sane e veloci
La versatilità in cucina degli agretti consente di usarli come ingredienti per torte salate e sformati al forno e soprattutto in deliziose frittate accompagnate da formaggio grana.
Un modo originale di gustare gli agretti è anche quelli di usarli come condimento per la pasta, per esempio in abbinamento a limone e a un formaggio fresco come la feta, o con altre verdure, soprattutto pomodori freschi.
Inoltre, sono ottimi anche per arricchire un’insalata di pollo o da gustare su un crostone di pane tostato, insieme a pomodori, cipolla e un filo d’olio extravergine d’oliva. Provali anche come sfizioso ripieno delle patate al forno, in una variante vegetariana delle jacked potatoes.
Hai voglia di provare questo ortaggio in un piatto un po’ diverso dal classico contorno?
Porta in tavola le ricette con gli agretti di Melarossa.
Botanica
La Salsola soda è una pianta di piccole dimensioni (massimo 70 centimetri), annuale, che forma ampi cespugli di steli succulenti. In particolare possiede foglie e fusto carnosi, aghiformi, sodi ma non duri, né rigidi.
La pianta nel suo insieme ricorda la lunga barba dei cappuccini, a cui deve uno dei suoi soprannomi. Il nome di Agretto lo deve, invece, al sapore asprigno e salino.
Si presenta di colore verde brillante, ama la salsedine marina e cresce in cespugli sui terreni salmastri delle zone costiere e delle barene, isole sabbiose che emergono a pelo d’acqua nelle lagune.
La pianta in coltivazione si adatta in generale a tutte le tipologie di terreno ed è resistente agli attacchi dei parassiti. La semina si esegue dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera.
La raccolta viene fatta quando i germogli hanno raggiunto una lunghezza di circa 20 cm. Puoi trovare gli agretti in commercio da marzo fino a maggio/giugno.
L’insolita storia degli agretti
Il luogo d’origine della Salsola Soda è il bacino del Mediterraneo. L’habitat in cui le piante si sono maggiormente diffuse è quello dei terreni salmastri delle zone costiere e sabbiose, dove sono cresciute indifferenti alle brezze marine e alle maree. L’uso della Salsola soda è antichissimo.
Fin dall’epoca degli Egizi e dei Fenici veniva impiegata come erba aromatica o medicamentosa. L’utilizzo medicamentoso di alcuni tipi di Salsola fu sapientemente custodito e tramandato dai monaci, che coltivavano gli agretti negli orti di abbazie e monasteri. Furono proprio loro che li trapiantarono anche in aree di montagna: le coltivazioni ebbero successo, sebbene le foglie dell’agretto risultassero meno salate e carnose.
Agretti e il vetro pregiato
Intorno al 1500 la Salsola divenne davvero famosa: non come piatto prelibato ma per la lavorazione del vetro. Infatti, la caratteristica della pianta è quella di essere alofita, ovvero resistente al sale e in grado di isolare e trattenere il carbonato di sodio dall’acqua.
La pianta venne così utilizzata per la realizzazione di vetri pregiati, per quadranti di orologi, lenti da occhiali e cannocchiali.
Nel 1700 fu coltivata abbondantemente anche in Italia, soprattutto nella laguna di Venezia, per alimentare le fornaci delle vetrerie di Murano.
Le colture furono poi rapidamente sostituite e di questa pianta si perse quasi memoria. Solo negli ultimi trent’anni la produzione è ripresa con un certo impegno, stimolata soprattutto dalle pregiate qualità nutrizionali e dal sapore particolare.
Link esterni:
- Consiglio per la ricerca in agricoltura- CREA.
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